Scusate l'autocitazione ma questo è quanto scrivevo sul blog il 30 Aprile del 2006, pochi giorni dopo le elezioni:"Mi permetto di fare una facile previsione: la rinascita di Striscia la notizia.Vedrete, il 'libero' pensatore Antonio Ricci tornerà ancora a menare fendenti come ai bei tempi del governo Prodi del 96.Poverino, cinque anni di purgatorio a parlare dei tacchi e dei capelli di Berlusconi devono essergli sembrati una eternità. Ora si torna a fare vera satira. Ora c'è la libertà."Puntuale come la morte è arrivato il primo scoop della allegra 'indipendente' banda satirica di Mediaset, quello sullo scandalo delle tessere false della Margherita.Ovviamente lungi da me l'idea di difendere l'indifendibile. Lo scandalo c'è, eccome!Però mi sembra evidente la contraddizione di un autore pressochè intoccabile, (vanta molti amici e protettori anche a sinistra) che ha preso per il culo tutti per anni.In realtà è un dipendente Mediaset come altri: fa dei simpatici buffetti sulla guancia al suo proprietario quando è al governo e morde ai polpacci il governante di turno quando il boss è all'opposizione.Tra l'altro prosegue un fenomeno mediatico degno di studio.Al di la dei moltii errori comunicativi della maggioranza di governo, non si spiega come mai non si trovi un solo giornale di rilievo disposto a giustificare le mosse della maggioranza .La realtà è che Re Silvio ha goduto di particolare benevolenza da parte della grande stampa, per un lungo periodo. Senz'altro più lungo dei striminziti sei mesi di Prodi, al termine dei quali ad un lettore distratto potrebbe sembrare che il suo governo sia la cagione dei mali del mondo. Mah!...
Striscia la notizia... (ai piedi del Berlusca!)
Scusate l'autocitazione ma questo è quanto scrivevo sul blog il 30 Aprile del 2006, pochi giorni dopo le elezioni:"Mi permetto di fare una facile previsione: la rinascita di Striscia la notizia.Vedrete, il 'libero' pensatore Antonio Ricci tornerà ancora a menare fendenti come ai bei tempi del governo Prodi del 96.Poverino, cinque anni di purgatorio a parlare dei tacchi e dei capelli di Berlusconi devono essergli sembrati una eternità. Ora si torna a fare vera satira. Ora c'è la libertà."Puntuale come la morte è arrivato il primo scoop della allegra 'indipendente' banda satirica di Mediaset, quello sullo scandalo delle tessere false della Margherita.Ovviamente lungi da me l'idea di difendere l'indifendibile. Lo scandalo c'è, eccome!Però mi sembra evidente la contraddizione di un autore pressochè intoccabile, (vanta molti amici e protettori anche a sinistra) che ha preso per il culo tutti per anni.In realtà è un dipendente Mediaset come altri: fa dei simpatici buffetti sulla guancia al suo proprietario quando è al governo e morde ai polpacci il governante di turno quando il boss è all'opposizione.Tra l'altro prosegue un fenomeno mediatico degno di studio.Al di la dei moltii errori comunicativi della maggioranza di governo, non si spiega come mai non si trovi un solo giornale di rilievo disposto a giustificare le mosse della maggioranza .La realtà è che Re Silvio ha goduto di particolare benevolenza da parte della grande stampa, per un lungo periodo. Senz'altro più lungo dei striminziti sei mesi di Prodi, al termine dei quali ad un lettore distratto potrebbe sembrare che il suo governo sia la cagione dei mali del mondo. Mah!...