Invito alla politica

QUOTE ROSA SI O NO?


Un tempo le donne venivano maschilisticamente escluse dalla politica a prescindere dalla verifica delle loro reali capacità,adesso invece vedo chi per giudicare i vari schieramenti conta le donne candidate...."io ne candido il 20%..." "io ne candido il 40% quindi sono più bravo di te". L'atteggiamento è veramente cambiato o si tratta solo di una versione più innovativa dei vecchi princìpi? Pare infatti che oggi "la giusta quantità" donne,per lo stesso principio maschilista, venga messa in lista a prescindere nuovamente dalla verifica delle loro reali capacità,proprio per il fatto che sono donne e quindi ingrediente indispensabile,insieme a giovani e precari, per la realizzazione della ricetta della vittoria politica e mediatica.In quanto donna sono sdegnata perchè bisogna valutare le capacità delle persone e non il loro sesso,niente più differenze significa schierare le persone più capaci a rivestire determinati ruoli,a prescindere dal fatto che siano femmine o maschi.Però un altro dubbio adesso sorge..immettere donne in questa maniera logicamente può essere spiegato in un sol modo:Che siamo così dementi che nelle scelte non siamo in grado di valutare obiettivamente le capacità e le incapacità delle donne,tanto da costringerci a doverle inserire mediante quote rosa.Vergognoso direi....