Invito alla politica

LA SITUAZIONE ITALIANA DI DONNE E MAMME


[FONTE:La Pagina(quotidiano svizzero)]L’Italia ha la stessa percentuale di donne che fa uso di contraccezione dello Botswana (39%); il rapporto tra reddito di donne e uomini è come quello del Benin (0,47); mentre la partecipazione femminile alla vita politica è pari a quella della Bolivia, del Gabon e del Nepal (17%).E’ un quadro disastroso per le donne italiane quello che emerge dal nono rapporto di Save the Children sullo stato delle madri nel mondo, presentato il 6 maggio scorso, che mette a confronto i dati (2006) di ben 146 paesi.Unico fiore all’occhiello del nostro paese è il benessere dell’infanzia, che conferma il primato sul panorama mondiale. La classifica del benessere delle madri, invece, ci colloca al 19esimo posto, dopo Estonia, Grecia e Slovenia.Rispetto alla prima classificata, la Svezia, il confronto è davvero impietoso: in Italia solo il 39% delle donne fa uso di contraccettivi, contro il 72% delle svedesi. Le italiane percepiscono uno stipendio pari al 47% rispetto a quello dell’uomo, mentre le svedesi un salario di poco inferiore (81%).Poi, se una donna italiana nel periodo di maternità percepisce l’80% del suo stipendio ordinario, in Svezia lo stipendio non subisce alcuna decurtazione. Nel 2008 la partecipazione delle donne italiane al governo del Paese è pari al 17%, contro lo svedese 47%.Dopo la Svezia, essere madre è una condizione ottimale in Norvegia, Islanda, Nuova Zelanda e Danimarca. Gli ultimi posti sono occupati da Niger, Ciad, Yemen, Sierra Leone, Angola. Dopo l’Italia si colloca il Portogallo, il Canada, l’Austria e la Lituania. E, addirittura, gli Usa sono solo al 27esimo posto.In Svezia, ad esempio, ogni parto avviene con l’assistenza di medici, in Niger solo il 33%; inoltre, lì, solo il 4% delle donne fa ricorso alla contraccezione e una donna va a scuola, in media, per tre anni appena (contro i 17 in Svezia).La donna nigeriana ha un’aspettativa di vita pari a 45 anni (83 le svedesi) e considerando che un bambino su 4 muore prima dei cinque anni, ciò implica che quasi ogni donna rischia di veder morire suo figlio e che 9 madri su 10 perdono ben due bimbi nel corso della loro vita.Nei paesi agli ultimi posti della classifica, in generale, due terzi dei parti avvengono senza assistenza specializzata e una madre su 21 rischia la vita per cause correlate alla gravidanza.Il Niger è anche ultimo per ciò che riguarda il benessere dei bambini: il 44% di essi è malnutrito e solo meno della metà sono quelli iscritti a scuola. Il rapporto di Save the children ribadisce inoltre che, attualmente, 200 milioni di bambini non hanno accesso ad alcuna cura di base e 26 mila bambini, di età inferiore ai cinque anni, muoiono ogni giorno, per un totale di quasi 10 milioni l’anno.