Invito alla politica

BATTISTI:L'ESTRADIZIONE CHE NON ARRIVA


TERRORISMO: BRASILE NEGA ESTRADIZIONE A BATTISTI(FONTE:asca,agenzia di stampa quotidiana nazionale)Il ministro della giustizia brasiliana, Tarso Genro, ha deciso di riconoscere lo status di rifugiato politico a Cesare Battisti, il terrorista, ex militante dei Proletari Armati, condannato all'ergastolo in Italia per quattro omicidi tra 1977 e 1979.Il ministro ha deciso di concedere lo status di rifugiato a Battista ed ha quindi negato la sua estradizione perche' ha riscontrato ''l'esistenza fondata del timore che venga perseguitato'' a causa delle sue opinioni politiche. Questo e' quanto si legge in un comunicato pubblicato durante la notte.Battisti, 52 anni, dopo essere fuggito dalla Francia nel 2004, si e' rifugiato in Brasile dove e' stato arrestato nel 2007 e carcerato nell'attesa di un'eventuale estradizione che lo riportasse in Italia.Durante un'intervista avvenuta la scorsa settimana e pubblicata nel settimanale 'Epoca', il terrorista ha affermato: ''sono certo che se tornassi in Italia sarei oggetto di vendetta. Verro' assassinato''.FARNESINA, FORTE RAMMARICO PER STATUS RIFUGIATO A BATTISTI La Farnesina esprime ''viva sorpresa e forte rammarico'' per la concessione dell'asilo politico all'ex brigatista Cesare Battisti da parte del Brasile. Lo riferisce una nota.''Da parte italiana - si legge nella nota - si esprime viva sorpresa e forte rammarico per la decisione assunta dal Ministro della Giustizia brasiliano che, ribaltando quanto stabilito dal Comitato nazionale per i rifugiati, ha accolto il ricorso di Cesare Battisti, un terrorista responsabile di gravissimi delitti che nulla hanno a che fare con lo status di rifugiato politico''.''Nell'esprimere apprezzamento per la decisione adottata a fine novembre scorso dal Comitato, che aveva negato, nell'ambito delle sue competenze, il riconoscimento dello status di rifugiato al terrorista Battisti - continua la nota -, l'Italia rivolge un appello al Presidente Lula da Silva perche' vengano esperite tutte le iniziative che possano promuovere, nel quadro della cooperazione giudiziaria internazionale nella lotta contro il terrorismo, una revisione della decisione giudiziaria adottata''.''Cio' - sottolinea la Farnesina - vale a maggior ragione in un momento in cui i Paesi del G8 e quanti con essi hanno un rapporto di intensa collaborazione, come il Brasile, saranno chiamati a confermare un impegno solenne e a promuovere azioni sempre piu' efficaci per sconfiggere il terrorismo internazionale''.TERRORISMO: MARONI, SU BATTISTI DA BRASILE ERRORE GRAVE E OFFESA ITALIA Sul caso del terrorista Cesare Battisti il governo brasiliano ha commesso ''un errore molto grave'' con una decisione, quella di negare l'estradizione, ''che e' un'offesa alle vittime, al sistema giudiziario e al popolo italiano''.Ha commentato cosi' la decisione di non estradare l'ex terrorista br il ministro dell'Interno, Roberto Maroni.A ''scioccare'', particolarmente il responsabile del Viminale e' la decisione di concedere a Battisti lo status di rifugiato politico perche', ha spiegato, ''si tratta di un criminale condannato per omicidio che tutto merita tranne che lo status di rifugiato. Quanto alle motivazioni secondo cui l'Italia potrebbe essere oggetto di vessazioni, addirittura di torture - ha aggiunto Maroni - sono motivazioni che, se non parlassimo di omicidi, farebbero addirittura ridere''.ASSOCIAZIONE VITTIME, 'UMILIATI' DA DECISIONE SU BATTISTI La concessione da parte del Brasile dello status di rifugiato politico all'ex brigatista Cesare Battisti e' un'''umiliazione''. E' quanto denuncia un'associazione italiana di vittime del terrorismo.''Prendiamo atto della vittoria del terrorismo nel nostro Paese, dell'umiliazione per le vittime e del disprezzo espresso nei loro confronti'', afferma in un comunicato Bruno Berardi, presidente dell'associazione di vittime del terrorismo e della mafia ''Domus Civitas''.Secondo Berardi, l'ex brigatista, condannato in Italia per quattro omicidi, ''e' riuscito a cavarsela, in barba alla giustizia italiana''.La decisione brasiliana ''mostra ancora una volta una totale insensibilita' e una mancanza di rispetto per la nostra democrazia'', ha detto all'Afp Sabina Rossa, senatrice del Partito Democratico e membro di un'altra associazione di vittime del terrorismo e il cui padre e' stato ucciso dalle Brigate Rosse.''Il Brasile - ha aggiunto - e' una democrazia dalle mille contraddizioni''.''Come nel caso del rifiuto dell'estradizione dell'ex membro della Brigate Rosse Marina Petrella, noi continuiamo a pensare che sarebbe giusto che l'Italia possa processare Battisti'', ha osservato Rossa, che aveva incontrato a ottobre a Parigi il presidente francese Nicolas Sarkozy per discutere del caso dell'ex brigatista.