Invito alla politica

APPROVATO "PDL SICUREZZA"


(fonte:corriere della sera)ROMA - Il pacchetto sicurezza è legge. L'aula del Senato ha dato il via libera definitivo infatti al disegno di legge che contiene tra le altre cose l'introduzione del reato di immigrazione clandestina e la possibilità di organizzare le ronde in città. I sì sono stati 157 (Pdl, Lega), i no 124 (Pd, Idv, Udc), gli astenuti tre. Il via libera al provvedimento è stato accolto con favore dal governo e dalla maggioranza. Esultano il ministro Maroni e la Lega. Critici invece l'Italia dei Valori e il Pd. Il leader dei democratici Franceschini ha apostrofato la nuova legge come «un danno per il Paese». Dura reazione anche da parte del Vaticano e in particolare di monsignor Marchetto, segretario del Pontificio consiglio per la pastorale dei migranti e degli itineranti, secondo il quale la legge porterà «dolori e difficoltà» per gli immigrati. Soddisfatto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. «Lo Stato potrà garantire meglio la sicurezza dei cittadini. È una legge fortemente voluta dal governo e dal presidente del Consiglio» ha detto il premier al termine del briefing tenutosi a Coppito sui lavori del G8. «Ora ci saranno misure molto più efficaci, così potremo garantire meglio la sicurezza dei cittadini. È un buon segnale della giornata», ha concluso il Cavaliere sottolineando di non essere al corrente delle critiche espresse dal Vaticano.BAGARRE IN AULA - L'approvazione in via definitiva del disegno di legge ha infiammato Palazzo Madama. I senatori dell'Italia dei Valori hanno alzato cartelli con su scritto «I veri clandestini siete voi», «Governo: clandestino del diritto». Per tutta risposta i colleghi della Lega si sono alzati in piedi facendo con le mani segno di vittoria. Come una squadra compatta, con tanto di cravatte e pochette uguali, tutte "verde Padania". Soddisfazione anche tra i ministri del Carroccio presenti in Aula: quello dell'Interno Roberto Maroni si è sbracciato in segno di saluto verso i senatori della Lega. MARONI - Il titolare del Viminale si è detto «molto soddisfatto» per l'approvazione del ddl sicurezza. Il provvedimento, ha spiegato il ministro, «conclude un lavoro iniziato un anno fa e che ha visto l'approvazione di diverse norme per il contrasto alla criminalità organizzata, all'immigrazione clandestina e per migliorare la sicurezza urbana». D'altro canto Maroni ha voluto sottolineare il «rammarico» per le «falsità» che sono circolate in merito al ddl e che hanno portato l'opposizione a votare contro. Secondo il ministro l'opposizione ha «perso un'occasione per stare dalla parte dei cittadini».FRANCESCHINI - Per il leader del Pd Dario Franceschini il ddl sicurezza diventato legge indebolisce la sicurezza pubblica e l’immagine già lesionata dell’Italia. «È il prezzo che il governo paga alla Lega ed è un danno per il Paese - ha detto il segretario dei democratici - . Questo ddl ha per titolo la sicurezza ma in realtà accresce l’insicurezza: nessuna risorsa in più è destinata alle forze di polizia (che anzi vedono quotidianamente aggravarsi i problemi di strutture efficienti e di mezzi, di risorse per straordinari e nuove assunzioni) mentre passano provvedimenti sbagliati, inutili e dannosi». Il disegno di legge sulla sicurezza che il Senato sta licenziando in questi minuti «altro non è se non un pugno sbattuto sul tavolo, ma senza alcuna efficacia dal lato della sicurezza dei cittadini e sicuramente con gravi violazioni dei diritti civili degli immigrati ai quali affidiamo la cura dei nostri cari e dei nostri beni e il cui lavoro è indispensabile per il funzionamento di miglia di imprese» aveva detto la presidente dei senatori del Pd Anna Finocchiaro mentre l'Aula del Senato si preparava al voto finale sul provvedimento. L'APPELLO DEGLI INTELLETTUALI - Su Micromega.net, un gruppo di intellettuali, tra cui, Andrea Camilleri, Antonio Tabucchi, Dacia Maraini, Dario Fo, Franca Rame, Moni Ovadia, Maurizio Scaparro, Gianni Amelio, ha proposto e firmato un «Appello contro il ritorno delle leggi razziali in Europa». «Il governo Berlusconi, agitando il pretesto della sicurezza, ha imposto al Parlamento, di cui ha il pieno controllo, l'adozione - scrivono - di norme discriminatorie nei confronti degli immigrati, quali in Europa non si vedevano dai tempi delle leggi razziali. È stato sostituito - si legge - il soggetto passivo della discriminazione, non più gli ebrei bensì la popolazione degli immigrati irregolari, che conta centinaia di migliaia di persone; ma non sono stati cambiati gli istituti previsti dalle leggi razziali, come il divieto dei matrimoni misti». Per il ministero dell'Interno però l'appello di autorevoli intellettuali contro il ddl sicurezza è basato su «evidenti falsità», come quella che non sarebbero consentiti i matrimoni misti o che le straniere irregolari non potrebbero riconoscere i propri figli. UE - Bruxelles, prima ancora che il Senato desse il via libera definitivo al disegno di legge, il commissario Ue alla Giustizia Jacques Barrot aveva spiegato che la Commissione europea continuerà a vigilare sul pacchetto sicurezza del governo italiano, assicurandosi che il testo approvato definitivamente al Senato rispetti le normative comunitarie sulla libera circolazione dei cittadini Ue. «Abbiamo il compito di monitorare e lo eserciteremo», ha chiarito Barrot, ricordando che Bruxelles ha già ottenuto dall’Italia l’impegno a rinunciare all'aggravante per l’immigrazione clandestina e all’espulsione automatica nei casi di condanna superiore a due anni nei casi che riguardano i cittadini comunitari.