paese reale

L'ultimo albero


Prosegue la sistematica eliminazione del verde nella città di Avellino.In queste ore, infatti, procedono senza sosta le operazioni per rimuovere l'ultimo degli alberi di via Verdi. Affetto, a quanto pare, da incurabile "cancro colorato", malgrado non si tratti di un platano ma di un albero di fusto ancor più grande, la sua condanna a morte è divenuta esecutiva. Da un giorno all'altro. Senza molte spiegazioni. E tanta legna da ardere sta riempendo i camion posizionati in prossimità dell'Ufficio del Catasto.Perché, con un metodico intervento, si stanno tagliando prima i lunghi rami sporgenti e poi, progressivamente, il tronco largo e apparentemente sano dell'ultimo malato.Non importa se la sua patologia sia del tutto asintomatica, se solo poco tempo fa la solerte amministrazione comunale abbia prrovveduto a segare irrimediabilmente tutti gli altri alberi che rendevano esteticamente preziosa la strada di collegamento fra Corso Vittorio Emanuele e via Mancini.Evidentemente le quintalate di escrementi canini, depositati nelle aiuole intorno alle piante, di fronte al Cinema Teatro "Partenio" si sono rivelate venefiche, tossiche all'ultimo stadio e, non come dovrebbero essere, utile concime.Alla fine del precedente intervento radicale, in questa che è la città degli agronomi e una volta era quella del verde attrezzato, erano rimasti in due, sopravvissuti al taglio indiscriminato. Ora rimuovendo quello che con la sua splendida imponenza gravava sul palazzo nella zona attigua al Carcere Borbonico, e ogni tanto rilasciava qualche ramo pesante e pericoloso, specie in occasione di bufere di vento e pioggia; ne è rimasto uno solo. Quello più esterno, proprio all'inizio di via Verdi, nell'intersezione con via Dalmazia.Aspettiamo, dunque, che lo sterminio degli alberi di via Verdi venga presto completato. Si sa, il cancro colorato non dà scampo. Ha già anninetato quello che una volta era il magico Viale dei Platani. Oggi ridotto ad una strada pressoché deserta.Questa misteriosa malattia che spesso viene tirata in ballo per giustificare le peggiori iniziative (edilizie) si è estesa da Viale Italia a via Verdi e nessuno ha potuto opporsi con una terapia efficace.Il contagio è inarrestabile. Specie se non si osservano le dovute precauzioni, come quella di non utilizzare attrezzi già serviti a tagliare un fusto malato, evitando di contaminare anche quelli sani.Ma, qui ad Avellino, non solo in campo ambientale, non si conosce il significato del termine "prevenzione".All'insegna del meno alberi più cemento, tutto l'operato dell'insipiente giunta Foti.