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Sandro Ruotolo a Taurano

Post n°546 pubblicato il 17 Novembre 2019 da carlopicone1960
 

Sandro Ruotolo, uno dei migliori giornalisti d’inchiesta italiani, vive da qualche anno una condizione di marginalità all’interno del panorama nazionale. Malgrado le sue riconosciute qualità che l’hanno portato alla ribalta mediatica come protagonista insieme a Michele Santoro di trasmissioni di successo prevalentemente sui canali Rai, da quando è stato minacciato dal boss dei casalesi Michele Zagaria, di cui aveva svelato le trame criminali tra smaltimento dei rifiuti tossici nella Terra dei fuochi e ingenti investimenti edilizi in Romania, il giornalista napoletano è stato vittima dell’oblio. Dimenticato nelle cronache e tenuto fuori dalla ridda di talk show politici che popolano l’informazione italiana. Sia sulle reti pubbliche che su quelle private. Dal 2015, è finito sotto scorta, nonostante abbia dovuto subire pure la vergognosa ridiscussione del provvedimento di protezione, nella scriteriata proposta di togliergli i due carabinieri che l’accompagnano costantemente, venuta dall’ex ministro dell’Interno, Salvini. Ma, dopo una breve sospensione della tutela seguita alla condanna a morte da parte della camorra, gli è stata confermata la scorta. Tuttavia, come capita per molti, si è ritrovato isolato e soprattutto silenziato. Quasi fosse completamente sparito. Sta di fatto che oggi Ruotolo, rifiutando ogni volta di partecipare ai teatrini televisivi che pure qualche suo collega gli ha proposto, ha ridotto la propria attività alla realizzazione di inchieste sul sito informativo Fanpage. Di visibilità oggettivamente più limitata rispetto a quella offerta dalla collaborazione a qualche programma tv, o alla presenza come ospite nei numerosi “talk” in onda nei palinsesti. Un aspetto, questo, che sa di boicottaggio interessato, che, pur sottraendo le sue doti al grande pubblico, che in passato l’ha apprezzato, non sembra essere un cruccio per la sua intoccabile professionalità. Ce l’ha spiegato alla fine dell’evento che la Pro Loco di Taurano, in pieno Vallo Lauro, gli ha dedicato, nel corso della seconda edizione del premio “Nunziante Scibelli - Coltiviamo la legalità”, svoltasi sabato 16 novembre, nella suggestiva cornice della Chiesa madre del Convento di San Giovanni Del Palco. Qui, introdotto dagli encomiabili attivisti della Pro Loco e dal giornalista Generoso Picone, Sandro ha ricevuto il premio, dopo un discorso di grande impatto che ha spaziato dalle attività malavitose, sempre più infiltrate nella cosa pubblica alla cattiva politica e agli strumenti in possesso dei cittadini per reagire a questo stato di cose, riassumibili in una sola espressione: “stare insieme”, “dialogare”, al di là della partecipazione indotta e mai davvero libera alla vita dei social, che in maniera così invasiva ci ha preso. 

Infatti, solo ritrovando le ragioni del confronto reciproco, della soluzione collettiva e solidale dei problemi, si può pensare di allontanare il mostro della camorra o della mafia la cui minaccia incombe, specie sui tanti giovani senza lavoro, sui disoccupati in crescita costante, che in questi tempi di crisi caratterizzano il nostro Meridione. Prede reali della criminalità organizzata sempre più dei “colletti bianchi”. Particolarmente toccanti sono stati poi i momenti riservati dal giornalista al suo scomodo status di “obiettivo sensibile” costretto alla scorta. Succeduti al ricordo, ancora più emozionante, delle centinaia di vittime innocenti delle guerre di camorra, come Nunziante Scibelli e la cugina Silvia Ruotolo, oltre a quelle uccise dalla mafia, insistendo nella volontà di non territorializzare i fenomeni criminosi, che non possono essere ridotti ad una dimensione meramente locale, in quanto investono tutta la realtà italiana, come pure l’espansione di ndrangheta e camorra, non solo al Sud, ma anche nel Settentrione più ricco.

Al giornalista Generoso Picone è toccato descrivere ciò che sta accadendo in Irpinia, colpevolmente ritenuta per troppo tempo “un’isola felice”, dove la camorra 2.0 ora, attraverso il controllo delle aste giudiziarie, ha allungato i propri tentacoli impadronendosi direttamente dei consigli comunali per concludere i propri affari lucrosi. Gli interventi dei sindaci di Taurano e di Marzano di Nola, tutti a ribadire l’importanza della legalità, e le significative domande poste dai ragazzi della Scuola media, hanno introdotto la cerimonia di premiazione di Sandro Ruotolo, in cui onore sono state scritte belle parole a motivazione del riconoscimento. Le foto di rito hanno chiuso, infine, una serata di grande interesse, non solo mediatico, segnata dall’impegno e dall’attivismo di quanti vogliono cambiare uno stato di cose sempre più opprimente.

 

Peccato che la stampa irpina, a parte i pochi presenti, sia stata pressoché assente ad un appuntamento così rilevante.

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