Creato da carlopicone1960 il 13/01/2008

paese reale

informazione

 

 

« Apriti scuolaDidattica integrata »

Offerta zero

Post n°599 pubblicato il 11 Luglio 2020 da carlopicone1960
 

A meno che il duo Luongo-Festa non tiri fuori dal cilindro, alla prossima alzata del pannetto dell’Assunta, un programma di mirabolanti eventi per quello che rimane dell’estate avellinese, si profilano tempi difficili per i tanti che non potranno lasciare il capoluogo durante la bella stagione. Di certo aa ricordare, sotto tutti gli aspetti, come il lungo, interminabile periodo precedente di confinamento protettivo dal virus non ancora debellato. Allora, sarà colpa delle amministrazioni precedenti o delle prescrizioni anti-covid, della crisi economica che ha gettato sul lastrico intere famiglie colpendo alla gola esercizi commerciali ed imprese, ma sta di fatto che la città di Avellino pare non riuscire a tirarsi fuori da un tunnel buio e pericoloso. Mentre, nel resto della regione, si avverte qualche tenue segnale di ripresa, qui i segnali sono del tutto opposti. Come se la stessa voglia di rilancio sia stata messa da parte. Specie sotto il profilo dell’offerta culturale.

Non si può che essere d’accordo con il consulente-fantasma dell’assessorato alla Cultura, Giulio Baffi, quando afferma che siamo fuori dalla geografia culturale della Campania e del resto d’Italia. Oltre che privi di vere attrattive. 

D’altronde, dopo il comportamento encomiabile tenuto durante i tempi di clausura stretta, i cittadini avellinesi si ritrovano dentro una situazione in cui è consentito soltanto passeggiare, sedersi davanti a locali che hanno esteso in maniera abnorme il loro raggio di tavolini, senza che i prezzi siano altrettanto invoglianti. Bere e mangiare sono diventati presto le sole attività in grado di alleviare le sofferenze di quanti non hanno nient’altro da fare. Eppure con un minimo di creatività e di progettazione l’amministrazione comunale avrebbe potuto favorire qualche passo più significativo verso la normalità, rispetto ad una realtà di contagi piuttosto rassicurante. 

Come avviene in qualche città più illuminata, si sarebbero dovuti aprire i luoghi di interesse storico-artistico, mettendo in campo del personale specializzato per guidare i visitatori dentro il cuore di una città ancora sconosciuta, soprattutto tra i più giovani. Con spazi da destinare alle escursioni urbane dei cittadini. L’organizzazione di iniziative culturali nel pieno rispetto dei protocolli di sicurezza, ed il ripristino, con le dovute limitazioni, di attività concertistiche, musicali, teatrali e di intrattenimento all’aperto. Potrebbe sembrare utopico, ma l’esempio di capoluoghi più grandi può indicare la linea da seguire.

Quel che invece si nota è che Avellino, nonostante non sia stata particolarmente aggredita dal coronavirus, pur costituendo il Moscati un essenziale presidio provinciale contro l’epidemia, stenta alquanto a rimettersi in moto e molti dubitano sulle effettive possibilità di ripresa. Così il visitatore, nei suoi giri per la città, finisce per imbattersi in una sequenza senza soluzione di continuità di edifici storici inaccessibili al pubblico, siti ristrutturati dal comune inesorabilmente chiusi, cantieri fermi che ripropongono foreste di arbusti davanti ai ruderi del Castello, altre strutture da svuotare per prossimi interventi di riattazione, un grande Teatro, inspiegabilmente sigillato che, per le sue dimensioni, sarebbe stato adatto alle regole di distanziamento, e poi altro ancora. 

Da ricordare che, proprio adesso che l’afa è arrivata, siamo stati privati della piscina comunale, e che non c’è più un cinema dicasi cinema tra Avellino e dintorni, visto che il Cine teatro Partenio non riapre e lo stesso Movieplex di Mercogliano ha annunciato lo stop, per mancanza di nuove produzioni cinematografiche, che potrebbe essere anche definitivo. Insomma, un panorama da urlo, di dolore. In una città dove tutto chiude, anche la Chiesa di Costantinopoli, in Corso Umberto, ha preferito traslocare. 

Si dirà, però hanno “liberato” Parco Santo Spirito, ma, a parte lo stato in cui l’hanno lasciato, quale prospettiva possibile ci può essere per tentare di sopravvivere alla calura, oltre a vagare nel parco urbano, per poi la sera camminare per il Corso e consumare qualcosa al bar. Tutte le sere, da qui alla fine dell’estate.

La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/politikon/trackback.php?msg=15034577

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Nessun trackback

 
Commenti al Post:
Nessun commento
 

AREA PERSONALE

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Settembre 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
            1
2 3 4 5 6 7 8
9 10 11 12 13 14 15
16 17 18 19 20 21 22
23 24 25 26 27 28 29
30            
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

FACEBOOK

 
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 2
 

ULTIME VISITE AL BLOG

prefazione09vento_acquasurfinia60monellaccio19SaraTatecassetta2m12ps12iltuocognatino2poeta_semplicelimitedelbosco0Desert.69pa.cekmarabertowOfeliadgl19Ego_Shamala
 

ULTIMI COMMENTI

x
Inviato da: carlopicone1960
il 01/07/2012 alle 12:48
 
 

CHI PUŅ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore puņ pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963