imparoAvolare

Post N° 58


Sul lavoro sono così: cerco sempre di mostrare la mia forza e buona volontà. Mi metto a completa disposizione e difficilmente dico di no. Ma ci sono giornate come oggi in cui raggiungo il limite e scoppio. Perchè non ho ancora il dono dell' ubiquità, e nemmeno la fortuna di riuscire a fare le cose alla velocità della luce. Perchè sono "dipendente" e non "titolare", e se ci sono dei problemi, credo sia dovere dei capi preoccuparsene e almeno cercare di aiutare chi lavora per loro a risolverli: lo devono fare nel loro interesse. Cazzo.Ma l' azienda in cui lavoro io è tutta particolare: ognuno non ha un ruolo ben definito, soprattutto la sottoscritta (faccio veramente di tutto!), i casini sono all' ordine del giorno, i titolari sempre assenti e la maggior parte delle volte che provi a contattarli non rispondono al telefono. Così tu tiri avanti ogni giorno raccontando palle alla gente, presentando scuse su scuse per i continui ritardi, e prendendoti la colpa se "non hai fatto quella cosa", ma "sai, ho dovuto correre all' ultimo momento a fare quel ritiro che doveva fare il capo venerdì"...così aveva deciso!Poi ti capita di sbagliare, e questa volta è davvero colpa tua perchè tu e la tua collega vi siete capite male, perchè hai avuto una svista...e allora ha la meglio il magone , che finchè non passa ti lascia un senso di agitazione e nausea che ti fanno venir voglia di scappare e rinunciare.Quando pensi alle cose lasciando da parte le emozioni, insomma quando ragioni, diventa tutto semplice e chiaro. Ma quando accumuli tensione e nervosismo perdi lucidità e ti demoralizzi.Ci penso spesso ultimamente, le mie giornate ruotano intorno a persone con cui ho solo un rapporto di lavoro. Mi sveglio ogni mattina alle 7 e fino alle 7 della sera mi metto a loro disposizione, spesso non riesco nemmeno a mangiare tranquilla e in mezz'ora sono già al lavoro. Poi torno a casa e devo pensare alla cena, ai panni da lavare, da stendere...alle cose della "tua" vita quotidiana. E ogni giorno è uguale all' altro: tutto si ripete nello stesso identico modo. Per quanto il lavoro possa dare soddisfazioni, è triste pensare che la quotidianità sia così monotona. Forse sono solo un po' stanca e sto iniziando a delirare...o forse ho solo vogliabisogno di staccare, di avere l' opportunità di mostrare quanto valgo in condizioni decenti, normali.Ho voglia di non sentirmi piccola come mi sento ora.E domani inizia un' altra battaglia...