lieve

l'infuso e il miele. ovvero dell'arte di sapersi sapientemente mescolare mantenendo il proprio sapore.


lunedì, 02.12ho l'odore dell'infuso di mela sulle dita.  e sulle labbra. e quando mi muovo annuso la scia che lascio. dolciastra, permane e rimane finchè i polmoni riescono ad inspirarla tutta. Sono rientrata ora da casa di Cico e prima dal ps.Ero qui in rete quando è arrivato il messaggio, ho creduto fosse Cico che mi diceva dove si sarebbero diretti tornando dalla scampagnata. Oggi pomeriggio erano nei prati a chitarre birra e risiko, ma avevo da studiare ed ero stanca morta e nn li ho raggiunti. Intorno alle ventitre ricordo che devo ancora rispondere, leggo il mess..cooosa??era in in pronto soccorso dalle diciannove e me lo stava dicendo, che poi nel suo liguaggio a gesti significa : vieni qui, nn lasciarmi solo.    porcocactus   .   L'ho chiamato subito, sembrava uscire dall'oltretomba."chi c'è lì?" "nessuno" come nessuno?? e gli altri?come minimo li hai mandati tutti via dicendo che andassero cena" "come stai?" "eh.. male" tralascio i particolari medici, niente di irreparabile..domattina deve rientrare per il controllo e l'ecografia, ma stanotte ha voluto tornare a casa sua.gli ho portato biscotti e succo, era digiuno dal pranzo e mi ha sorriso subito quando ha capito che avevo un pacchettino nella borsa. non si sta da soli quando si sta male, nn si fà ..i duri  sono fighi solo nei film. A quasi quarantuno anni finalmente l'ha capito.ha voluto essere accudito. gli ho fatto da culla, da manto. e mi è piaciuto. ne avevo bisogno anch'io. naturalmente, come da copione, me ne vado per tempo.Prima di scivolare sulla mia stessa scia.                http://www.youtube.com/watch?v=W6UcZBT_J8Q