lieve

they leave me dry


torno a quest'ora immonda da una serata con Neruda, poesia e musica.Che se non fosse stato per il vino buono  e l'ottima compagnia di Franco sarebbe terminata mezz'ora dopo essere uscita.L'attore pareva un cane nell'atto straziante del latrare. Lei la copia sbiadita di una polimusicista che ha studiato ogni pausa.Ho avuto voglia di chiedere all'uomo sul palco di stare zitto. Ho persino sentito l'istinto animale salire al punto di volergli togliere dalle mani il bastone della pioggia. E nn fatemi scrivere dove l'avrei riposto volentieri senza troppa gentilezza..uff..uno strazio.Non che io ami alla follia la ridondanza di Neruda, gli preferisco di gran lunga l'animale Bukowskiano,, ma sarebbe potuto comunque uscire un lavoro decente se solo quel cazzaro del mio amico titolare del locale avesse scelto qualunque altro attorucolo sconosciuto al posto del "grandegrandissimo" A.P.