PONTE MAMMOLO

ROMA: SEMAFORI E LAMPIONI CAMBIERANNO LUCE


È questa la chiave di volta dell'amministrazione capitolina che simuove su due fronti. Da una parte il piano per l'impianto di lampioni aled e fotovoltaici, presentato ieri dal sindaco Alemanno,dall'assessore ai Lavori pubblici, Fabrizio Ghera e dal presidente diAcea spa, Giancarlo Cremonesi. Dall'altro l'appovazione in giunta, suproposta degli assessori all'Urbanistica, Marco Corsini e all'Ambiente,Fabio De Lillo, del regolamento edilizio comunale che impone un giro divite su bioedilizia e fonti di energia rinnovabile negli edificipubblici e privati. Passi fondamentali per arrivare «a una città aimpatto zero - promette Alemanno - entro il 2020, data delle Olimpiadi.E comunque - precisa - siamo i primi in Italia ad avviare unasperimentazione delle nuove tecnologie su larga scala». Le luci diRoma, così, cambieranno colore. Non più lampioni che emanano un coloregiallo-arancio ma una luce bianca. Meno romantico, forse, ma certamentepiù sicuro, economico e "pulito". E non è detto che, con il tempo, sitorni al romanticismo. «Stiamo studiando anche il miglior metodo perinserire la gradualità dell'intensità della luce - annuncia Cremonesi -in modo da regolare i lampioni a seconda della fascia oraria». Il pianodi Acea prevede l'installazione di 361 punti luce Led a partire dagennaio in 16 strade in X, XII e XIX Municipio, «per una spesa -sottolinea Ghera - di circa 1,5 milioni di euro. Il piano prevedeinoltre la realizzazione di 408 lampioni fotovoltaici, sempre inperiferia». In tal modo si otterrà un risparmio energetico del 51% e unabbattimento di emissioni di Co2 di circa 60 tonnellate. Si parte dallestrade, dunque ma si deve arrivare fin dentro gli uffici e le case.Ecco allora che tutti gli edifici pubblici e privati di nuovacostruzione, e quelli in fase di complessiva ristrutturazione, dovrannoessere dotati di impianti energetici alimentati da fonti rinnovabili,come pannelli fotovoltaici o piccoli generatori a pale eoliche; laproduzione dell'acqua calda dovrà poi essere realizzata per il 50% confonti di energia rinnovabile; ogni nuovo edificio dovrà essere dotatodi serbatoi interrati dove raccogliere l'acqua da riutilizzare perimpieghi condominiali. Negli spazi comuni poi verranno introdottiinterruttori crepuscolari dotati di timer per il risparmio energetico.«Questo è il primo passo che ci mette in linea con gli altri Paesi inmateria del responsabile utilizzo delle fonti energetiche e diottimizzazione dei criteri di risaprmio», commenta Corsini; mentre perDe Lillo «queste nuove regole fanno sì che tutta la nuova ediliziaruoti intorno alle fonti di energia rinnovabili. Una delle priorità checi eravamo posti per far diventare Roma la "città del sole"».