PONTE MAMMOLO

ROMA: OLTRAGGIO ALLA SCALA SANTA


Imbrattato il Santuario della Scala Santa, a due passi dalla Basilica di San Giovanni in Laterano, a Roma. L'altra notte, con pennello e vernice rossa, uno sconosciuto ha lasciato scritte senza alcun senso apparente - forse contro il Papa, per alcuni una dichiarazione d'amore in cirillico - dal lato sinistro del complesso architettonico fino alla porta d'ingresso alla Scala Santa: sui muri e sul sagrato, per un lunghezza di circa venti metri: «Terd bep, papa per terra, vania, ezora N10, V36». Simbolicamente, è come se il diavolo si fosse divertito a sporcare la veste del Papa, visto che la cattedrale è la sede ufficiale del pontefice, il quale prima di tutto è vescovo di Roma. Si tratterebbe della scala salita da Gesù per essere interrogato da Ponzio Pilato, trasportata a Roma da Flavia Giulia Elena, madre di Costantino I. La prima reazione sdegnata è di un porporato della Chiesa, il cardinale Agostino Vallini, vicario di papa Ratzinger per la diocesi di Roma. «Il cardinale - comunica la diocesi - condanna e deplora le infamanti scritte apparse sul sagrato e all'ingresso del complesso della Scala Santa rivolte alla persona del Santo Padre Benedetto XVI».Il vicario «rinnova l'affetto sincero e devoto, la vicinanza filiale e la riconoscenza di tutta la comunità diocesana» al Pontefice «per la sua quotidiana testimonianza al servizio della Chiesa di Roma e di quella universale. Il cardinale - si legge nella nota - ringrazia altresì il Comune di Roma per avere prontamente rimosso le scritte nella stessa notte attraverso l'Ufficio Decoro urbano». Gli addetti del Comune, infatti, sono stati lesti. Alle 23,30 un passante ha chiamato la polizia avvertendo di aver visto un tale imbrattare muri e sagrato e poi di averlo seguito a piedi fino a quando lo sconosciuto non è entrato in labirinto di palazzi dove è sparito. Le volanti del 113 sono arrivate sul posto insieme coi colleghi del Commissariato Esquilino, competente per zona, e hanno allertato il servizio Decoro urbano del Comune, attivo 24 ore su 24. In pochi minuti la squadra era sul posto. Presente pure il responsabile, Mirco Giannotta e la gendarmeria vaticana.«La Questura - racconta Giannotta - ci ha chiamato verso mezzanotte e mezza. L'autore potrebbe essere probabilmente uno straniero perché tra le scritte, fatte con un pennello, sembrano esserci lettere rovesciate e anche in cirillico». Alle 3 del mattino era tutto ripulito. Poi si sono scatenate le reazioni del mondo politico. La prima del sindaco di Roma Gianni Alemanno: «Sono le scritte di un folle». Tra gli altri, il delegato alla Sicurezza, Giorgio Ciardi: «Un gesto vigliacco». Il governatore del Lazio, Renata Polverini: «Atto grave che offende tutti i cristiani e che condanniamo con fermezza». Il presidente dell'Udc, Rocco Buttiglione: «Stiamo con il Santo Padre Benedetto XVI». E ancora. La presidente dell'assemblea nazionale del Pd, Rosy Bindi: «Ignobile offesa contro il Santo Padre e i credenti». E il parlamentare Pd, Giuseppe Fioroni: «L'inqualificabile episodio di vandalismo contro la Scala Santa non offende solo i sentimenti religiosi, ma denota un clima che deve preoccupare tutti».