PONTE MAMMOLO

LA CATALOGNA DICE NO ALLA CORRIDA


Barcellona, 28 lug. - Il parlamento regionale della Catalogna, in Spagna, ha approvato la proposta di legge che proibisce la corrida. Un'abolizione storica quella decisa dal parlamento regionale che si è espresso con 68 voti a favore, 55 contrari e 9 astenuti. La Catalogna è così la seconda regione spagnola a interdire la corrida dopo l'arcipelago delle Canarie, che lo ha fatto nel 1991. Il voto arriva dopo la presentazione di 140.000 firme raccolte in 120 paesi da parte della Società Mondiale per la protezione degli animali. Presentato da alcuni mezzi di informazione spagnoli come l'ennesima puntata del braccio di ferro politico e culturale fra Barcellona e Madrid, il dibattito catalano non ha fatto che ratificare una tendenza di fatto già in atto da molto tempo: la corrida - icona della cultura spagnola e grande passione di intere generazioni di turisti - sta diventando sempre meno popolare. Un sondaggio condotto nel 2006 rivelò che l'81% dei minori di 24 anni mostrava disinteresse per la tauromachia: identica percentuale fra i trentenni. Ma soprattutto tra gli ultrasessantenni solo il 41% si dichiarava interessato alle corride, chiaro segno di una decadenza culturale. Secondo le cifre fornite dal ministero degli Interni spagnolo nel 2009 si sono svolte in Spagna 891 feste taurine di prima categoria, ben 354 in meno rispetto all'anno precedente: ovvero, in termini di allevamento, un'eccedenza di circa 2mila tori che potrebbero non vedere mai l'arena dato che per regolamento vengono utilizzati animali di età compresa fra i 4 e i 6 anni.