Blog
Un blog creato da piroddi619 il 23/03/2007

pooh the best

un blog dedicato interamente ai POOH. un gruppo che vive ormai da più di 40 anni.

 
 

AREA PERSONALE

 

TAG

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

FACEBOOK

 
 

 

Post N° 7

Post n°7 pubblicato il 25 Marzo 2007 da piroddi619
 

- 25 marzo - Radio Italia, ore 21.00 - "25 anni Radio Italia" (diretta)
- 28 marzo - Canale 5, ore 21.15 - "25 anni Radio Italia"
- 29 marzo - Italia Uno , ore 03.05(am)- "I Pooh in concerto - Noi con voi"
- 29 marzo - Video Italia, ore 21.00 - "25 anni Radio Italia"
- 29 marzo - Radio Italia Tv, ore 21.00 - "25 anni Radio Italia"
- 30 marzo - Radio Italia Tv, ore 21.00 - "25 anni Radio Italia"

 
 
 

Post N° 6

Post n°6 pubblicato il 24 Marzo 2007 da piroddi619
 
Foto di piroddi619

Il celebre bassista dei Pooh, certamente il più famoso gruppo pop italiano, nasce a Treviso il 30 Novembre del 1952.
Ha cominciato la sua attività musicale suonando la chitarra in un gruppo beat, i Prototipi, per passare poi negli Osage Tribe ed infine nei Capsicum Red, con cui incide un L.P. ed alcuni 45 giri: da questo gruppo trae il nomignolo "Red", che sostituisce il suo vero nome, Bruno.
Nel 1973 entra nei Pooh, che cercano un bassista che sostituisca Riccardo Fogli.
Nel 1986 incide il suo unico album da solista, "Io e Red": musicalmente non si discosta molto dallo stile del gruppo; per i testi collaborano alcuni cantautori, come Paolo Conte ("D'Artagnan"), Enrico Ruggeri ("Capita a volte che poi ci si trovi soli"), Roberto Vecchioni ("Domandalo al cuore"), oltre che Valerio Negrini e Stefano D'Orazio.
Dal punto di vista della realizzazione, nel disco suonano personaggi come il sassofonista Bill Evans e il tastierista Mitchel Forman (entrambi della Mahavisnu Orchestra di John McLaughlin), il batterista Beppe Gemelli e la cantante Betty Vittori (tutti e due dei Flying Foxes), Nunzio Fava detto Cucciolo, ex batterista degli Osage Tribe e dei Dik Dik, Dodi Battaglia, Loredana Bertè e Delia Gualtiero, all'epoca compagna di Red Canzian anche nella vita.
Nonostante il buon successo di pubblico, quest'esperienza resta senza un seguito.
Agli inizi del 1998 Red Canzian ha invece pubblicato un libro,"Storie di vita e di fiori", edito da Mondadori.

 
 
 

Post N° 5

Post n°5 pubblicato il 24 Marzo 2007 da piroddi619
 
Foto di piroddi619

Donato Battaglia, in arte Dodi, nasce a Bologna il giorno 1 giugno 1951; la famiglia è l'ambiente ideale per alimentare le sue passioni musicali: il padre suona il violino, lo zio la chitarra, e il nonno mandolino e pianoforte.

A soli cinque anni Donato inizia lo studio della musica suonando la fisarmonica che proseguirà fino all'adolescenza, periodo in cui affiora la passione per il rock, e come a molti giovani può accadere, decide di provare a strimpellare una chitarra. Approfondisce lo studio e la tecnica, e comincia le sue prime esperienze dal vivo assieme ad alcuni gruppi della zona (fra cui i "Meteors", che accompagnavano Gianni Morandi).
Grazie all'amico Valerio Negrini, dopo un periodo di prova di una settimana a casa di Riccardo Fogli, Dodi a soli 17 anni si unisce a Roby Facchinetti, Red Canzian e Stefano D'orazio, nella formazione dei Pooh, ad oggi il più longevo gruppo italiano. In seguito inizia lo studio del pianoforte: compone sviluppando uno stile particolare che rispecchia entrambe gli approcci strumentali di chitarra e piano. Dodi è anche la voce solista di "Tanta voglia di lei", primo vero grande successo dei Pooh, oltre che di molti altri brani.
Approfondisce lo studio della sei corde perfezionando uno stile personale, fatto di gusto, tecnica virtuosistica e melodia.
E' il 1986 quando, durante un tour in Germania, accanto al nome di Ella Fidgerald come "miglior cantante", Dodi Battaglia ottiene il riconoscimento come "miglior chitarrista europeo". Il fatto sembra far risvegliare l'interesse anche della critica italiana che l'anno dopo gli conferisce il premio quale miglior chitarrista in assoluto. Ad oggi Dodi, per la sua esperienza e per le sue qualità, è considerato un esempio e un punto di riferimento nel panorama chitarristico italiano.

Negli anni ha collaborato con grandi artisti italiani e internazionali quali Zucchero, Vasco Rossi, Gino Paoli, Mia Martini, Raf, Enrico Ruggeri, Franco Mussida, Maurizio Solieri e Tommy Emmanuel.

Una delle storiche aziende produttrici americane di chitarre, la Fender, gli ha dedicato una "Signature Model": una chitarra costruita e messa in commercio su sue specifiche soprannominata "Dodicaster". Analogamente la Maton Australia ha realizzato per lui un modello acustico.

Esce il 13 giugno 2003, dopo due anni di lavorazione, "D'assolo" il disco solista strumentale acustico di Dodi Battaglia.
Contiene brani inediti dal sapore multi-etnico mediterraneo composti e arrangiati dallo stesso musicista, con melodie pop e internazionali, intarsiata da virtuosismi.

Il 13 giugno 2003 è uscito "D'assolo", il suo primo album solista strumentale.
Il disco contiene brani inediti dal sapore multi-etnico mediterraneo composti e arrangiati dallo stesso Dodi, con melodie pop e internazionali, intarsiate da virtuosismi eleganti e di vera qualità.

 
 
 

Post N° 4

Post n°4 pubblicato il 24 Marzo 2007 da piroddi619
 
Foto di piroddi619

È nato a Roma il 12 settembre 1948 vive con Gabriella Presti e ha cresciuto Silvia(23 anni cantante e attrice di musical) figlia della sua ex compagna Lena Biolcati e che Stefano considera sua figlia a tutti gli effetti.

A 6 anni trova nella calza della Befana la sua prima batteria,che suona con due mestoli da cucina dopo aver rotto quasi subito le bacchette tradizionali per la troppa foga.

Durante il liceo classico finge di essere un bravo batterista per entrare in un gruppo:dopo aver comprato cassa, rullante e Charleston per 35 mila lire (l'anticipo di anni di paghetta),

impiega una settimana per imparare un personalissimo ritorno, che poi adatta a diverse canzoni.

Con le mance del suo lavoro estivo come portapacchi di uno stabilimento balneare di Ostiacompra la prima batteria completa, una Hollywood rossa, e forma la band Sunshine,che suona solo pezzi strumentali degli Shadows perché non possiede un impianto audio.I Sunshine si esibiscono al Teen Club(uno scantinato della Chiesa Anglicana a Roma frequentato da studenti americani)racimolando i soldi per acquistare finalmente un impianto voci,che però va letteralmente in fumo la prima volta che viene acceso per colpa del voltaggio sbagliato,costringendo il gruppo a ripiegare sugli strumentali degli Shadows.

La sua incursione nel teatro underground prosegue accompagnando con la batterialo spettacolo "Osram" di Carmelo Bene e Cosimo Cinieri.

A 17 anni entra nel gruppo dei Naufraghi e partecipa ai provini del Piper di Roma(gare con l'applausometro in cui era determinante il numero di amici in platea)vincendo in un'occasione contro Mal e i Primitivs.

Apre due cantine club, nelle quali fa esibire i gruppi inglesi venuti a Roma per il Piper,e suona come turnista alla RCA.

I suoi ultimi due gruppi sono The Others (specializzato in musica R&B) e Il Punto,con il quale partecipa al Festival di Caracalla assieme a band storiche come il Banco di Mutuo Soccorso.Con Il Punto suona nel musical teatrale "Cassandra 2000" scritto da Tony Cucchiara.

Nel 1971 sostituisce Valerio Negrini come batterista dei Pooh.

Non ha inciso dischi da solo, perché preferisce dedicare tutto il proprio talento artistico al progetto Pooh,nel quale si occupa anche degli aspetti organizzativi,degli allestimenti dei live e di altre importanti particolari extramusicali.

È stato per 5 anni il produttore artistico di Lena Biolcati (che ha vinto un Festival di Sanremo) e oggi dirige, con Varis Casini, l'agenzia di management Tam Tam, che si occupa della promozione dei Pooh,ma anche di balletto classico e spettacoli comici.

Beatles, Led Zeppelin, Genesis e Yes sono gli idoli storici.

Oggi lo intrigano la contaminazione fra la melodia e il rap, le metriche fuori metrica echi non si vergogna a cantare i sentimenti.

Mario Venuti è uno degli artisti italiani della nuova generazione che apprezza maggiormente.

Dai 9 ai 12 anni ha praticato nuoto agonistico al Foro Italico di Roma,vincendo parecchie gare regionali: era veloce in tutti gli stili tranne nella farfalla.

Al liceo è passato all'atletica leggera: corsa campestre, 1000 e 3000 metri.

Nel calcio è simpatizzante della Roma (derby in famiglia col padre laziale).

Legge molto e di tutto: l'ultimo è "Il codice Da Vinci" di Dan Brown.

Fra i suoi autori preferiti ci sono Gabriel Garcia Marquez e Cesare Pavese.

Oltre a essere uno spettatore appassionato ("Ecce Bombo" di Nanni Moretti è il suo film cult),

Stefano ha uno studio di produzione casalingo,nel quale si cimenta con ottimi risultati nella regia e nella post produzione di filmati.

Possiede oltre 6 mila elefantini di grandezze e materiale diversi, dalla pietra pomice all'alabastro.

La raccolta è iniziata con i regali dei compagni di liceo dopo che ha scritto "Il giro dell'uomo intorno all'elefante"(una favoletta sull'evoluzione involutiva dell'uomo) per il giornalino della scuola.

 
 
 

Post N° 3

Post n°3 pubblicato il 24 Marzo 2007 da piroddi619
 
Foto di piroddi619

I Pooh sono probabilmente il gruppo musicale italiano più popolare nel belpaese. Attenendosi al facile ascolto, il gruppo ha prodotto canzoni e brani pop di grande successo, pur venendo sempre contrastato da una nutrita schiera di detrattori. Il complesso vanta in ogni caso innegabili qualità da parte dei suoi componenti: buone qualità vocali e di strumentisti, un'estrema professionalità e un proficuo dialogo tra i vari componenti. Infatti, nel complesso è stato possibile soddisfare le diverse esigenze ed aspettative da parte dei quattro singoli elementi, il che ha garantito longevità discografica e stabilità nella formazione. Hanno esercitato un certo influsso sulla scena musicale soprattutto negli anni settanta e ottanta, dove hanno prodotto albums persino "sperimentali" sotto diversi punti di vista, non ultimo quello sonoro.


I Pooh nascono nel 1966 a Bologna, ad opera del batterista Valerio Negrini e di un giovane chitarrista di estrazione orchestrale, Mauro Bertoli. Del nucleo originario della band fanno parte anche il bassista Gilberto Faggioli, il chitarrista Mario Goretti ed un tastierista inglese di dieci anni più vecchio, Bob Gillot.

Nel febbraio del 1966 la band, che nel frattempo ha firmato un contratto con una piccola casa discografica, la Vedette, pubblica il primo 45 giri: Vieni fuori (Keep on Running), cover di un brano dello Spencer Davis Group.

La girandola delle sostituzioni in seno alla band comincia di lì a poco: il tastierista Bob Gillot viene cacciato dalla band dopo varie incomprensioni e sostituito da un giovane organista bergamasco, Roby Facchinetti, musicista di un certo carisma.

I Pooh partecipano al programma televisivo Settevoci, nel quale presentano il brano Quello che non sai (Rag Doll), cover dei Four Seasons; poi pubblicano il singolo Bikini Beat, che viene commissionato alla band come jingle pubblicitario da parte di una importante marca di rossetti.

Riccardo Fogli entra a far parte della band nell'estate del 1966, sostituendo Gilberto Faggioli, che secondo alcuni giornalisti sarebbe stato "cacciato" dalla band. L'incontro fra l'ex cantante degli Slenders, un gruppo rock di Piombino, ed i Pooh avviene al Piper di Milano.

Nel tardo autunno dello stesso anno, i Pooh partecipano al Festival delle Rose con il brano Brennero '66, che però viene censurato dalla produzione (si parla del terrorismo in Alto Adige: Valerio Negrini viene costretto a riscrivere in fretta e furia un testo alternativo, che viene presentato come Le campane del silenzio) ed arriva ultimo in classifica.

L'album Per quelli come noi vende oltre 15.000 copie e comprende sei cover e sei brani firmati dal duo Facchinetti-Negrini.

Nel 1967 i Pooh rimangono in quattro; Mauro Bertoli, che fino a quel momento era stato la voce principale della band, si sposa con una giovane ballerina. Nel 1968 i Pooh conoscono per la prima volta l'ebbrezza della hit parade, con il tormentone Piccola Katy (lato B di In silenzio) che giunge fino alla settima posizione.

Mario Goretti se ne va, stanco dei continui spostamenti in giro per l'Italia e torna nella sua Bologna dove apre un'azienda di amplificatori. Entra nel gruppo il giovane chitarrista bolognese Dodi Battaglia, neanche diciassettenne, membro dei Meteors, gruppo spalla di Gianni Morandi. Dodi esordisce alla voce nel brano Tanta voglia di lei nel 1971.

Dopo alcuni singoli di scarso successo, i rapporti fra i Pooh e la casa discografica si incrinano in seguito alla pubblicazione del disco Contrasto, nel giugno 1969, fatto uscire di nascosto mentre la band è in tournée. Questo LP comprende infatti provini e scarti (oltre al singolo di discreto successo Piccola Katy / In silenzio).

Il singolo Mary Ann, uscito sempre nel 1969, partecipa e arriva penultimo al Cantagiro, ed i Pooh vengono etichettati come gruppo easy per le ragazzine, fama che nonostante un prorompente impegno nel proseguo della carriera non riusciranno mai ad allontanare del tutto. Come reazione a questa critica nel 1970 esce il disco Memorie, che ottiene un ottimo consenso dalla critica ma non un effettivo riscontro dal pubblico. Proprio da questo LP dalle atmosfere rarefatte e le melodie malinconiche si iniziano a intravedere i Pooh che verranno. Per la prima volta nella storia del gruppo, i testi delle canzoni si riuniscono in una trama, dalla quale si delinea una storia di vita dai toni amari e critici. Questo disco costituisce così uno dei primi "concept album" della storia della musica leggera in Italia.

I primi grandi successi

Nel 1971 i Pooh (Valerio, Roby, Riccardo e Dodi) passano alla multinazionale CBS e con il produttore Giancarlo Lucariello arrivano le prime grandi soddisfazioni.
Il singolo Tanta voglia di lei approda al numero uno della classifica in appena due settimane. Lo stesso capita con Pensiero, che vende oltre un milione di copie (nonostante tutti la considerino un pezzo d'amore, il brano parla di un carcerato). Esce il disco Opera prima, un LP che fonde la musica sinfonica (come nel brano omonimo) alla melodia italiana.

Valerio Negrini abbandona la band, pur rimanendo come paroliere e quinto Pooh occulto. Viene sostituito da Stefano D'Orazio, batterista romano de I Naufraghi (con i quali ha all'attivo un paio di 45 giri ed una colonna sonora).
I Pooh registrano in inglese alcuni dei loro brani: Tutto alle tre diventa The Suitcase e la CBS decide di inserirlo in una raccolta che comprende i migliori artisti del loro vastissimo catalogo.
Tanta voglia di lei arriva seconda al Festivalbar.

Nel 1972, il successo diventa mondiale grazie a singoli di grande effetto e drammaticità come Noi due nel mondo e nell'anima (retrp Nascerò con te, Cosa si può dire di te (retro Quando una lei va via) .
Da Londra arriva il sintetizzatore, che fa una sporadica comparizione nella prima di queste quattro canzoni. L'album Alessandra segna una maggiore presenza di Roby alla voce (che fino a quel momento si erano divisi Dodi, Riccardo e Valerio) e vede per la prima volta la firma di Dodi Battaglia come autore delle musiche. A causa dell'influsso di Lucariello, il complesso mette da parte le sue capacità strumentali per fare posto agli archi dell'elegantissima orchestra di Monaldi. Oltre a ciò, in questo disco il produttore riesce ad imporre (per la prima ed unica volta) che l'album sia composto esclusivamente da canzoni d'amore.

A questo punto Riccardo Fogli decide di lasciare il gruppo per intraprendere la carriera solista. Il gruppo sembra sul punto di sciogliersi, quando, dopo infinite selezioni tenutesi in un capannone sull'Appennino tosco-emiliano, viene scelto un nuovo bassista, Red Canzian, chitarrista di una band progressive, i Capsicum Red, che all'attivo potevano vantare due singoli ed un apprezzato 33 giri.

Nel 1973 esce il disco Parsifal, considerato da molti come il più grande LP della band. Anticipato dai singoli Io e te per altri giorni ed Infiniti noi, questo LP miscela in maniera unica nel panorama italiano il pop sinfonico di derivazione britannica con le melodie sofisticate di Roby Facchinetti (come nell'omonima Parsifal o in L'anno, il posto, l'ora): se lo stile musicale sembra indirizzarli verso paragoni ingombranti come Pink Floyd e Genesis, i coretti dei quattro riportano direttamente ai Beatles e ai Bee Gees. Il brano omonimo segna una tappa importante nella storia del complesso, in quanto la sua seconda parte è esclusivamente strumentale. È questo forse il primo pezzo del gruppo in cui la chitarra solista di Dodi raggiunge, per evidenza e qualità, dei notevoli risultati.

Nel 1974, con la raccolta I Pooh 1971-1974, chiudono un'epoca di grandi successi. Vengono inclusi nel disco dei brani nuovi, in particolare i singoli "Se sai, se puoi se vuoi" e "Per te qualcosa ancora". Questi brani, inclusi nell'antologia assieme a quelli più vecchi, mettono bene in evidenza quanto rapida sia stata la maturazione musicale nello stile dei Pooh in questi quattro anni. I due singoli comunque non raggiungono il successo dei precedenti.

Dalla crisi alla rinascita

Il 1975 è un anno di transizione. Il notevole carico di musica sinfonica nonché liriche spesso oniriche e difficili si fondono in due LP bellissimi ma di modesto successo commerciale. Un po' del nostro tempo migliore si presenta come un LP troppo difficile per il pubblico dei Pooh, abituato a canzonette di facile presa. L'utilizzo massiccio dell'orchestra, di strumenti come il clavicembalo, di lunghi pezzi strumentali non favorisce certamente un facile passaggio radiofonico.
Non vengono estratti singoli, ma rimangono da ricordare brani come Eleonora mia madre con l’esordio di D’Orazio come paroliere ed Il tempo, una donna, la città, un brano di oltre 10 minuti, il più lungo mai realizzato.

Anche Forse ancora poesia non riesce a vendere come Parsifal, soprattutto a causa di una poco fortunata scelta del singolo da parte del produttore. Ninna Nanna, scelta per promuovere l'album non riesce ad entrare nella top 10 dei singoli. A questo punto va detto che gli arrangiamenti a base orchestrale erano stati imposti dal produttore, mentre il gruppo si era pronunciato per degli arrangiamenti acustici. Il disco viene prodotto piuttosto in fretta, è meno difficile e curato del precedente e i Pooh per moltissimo tempo si rifiuteranno di suonare i pezzi di questo Lp nei loro concerti, nonostante la presenza di canzoni amate dai fans, come Un posto sulla strada, Quinta stagione, Cara bellissima. Dato che Lucariello non riesce più a perpetuare il successo del complesso, i continui dissapori portano la band ad autoprodursi (primo caso in Italia).

Siamo nel 1976: lanciato in orbita da singoli come Linda (con la quale i Pooh vincono il Festivalbar, Miguel Bosé la canterà in spagnolo ottenendo il successo) e Pierre, l'album Poohlover segna una netta sterzata rispetto al recente passato. Sono musiche più solari e suonate dai quattro con arrangiamenti più ricchi (cosa che permette ai Pooh di crescere come musicisti nonostante resti ancora l'accompagnamento dell'orchestra sinfonica). I testi non si concentrano più solo sull'amore, ma si avvicinano alla quotidianità ed alle questioni sociali; in Poohlover si parla infatti di omosessuali, prostitute, zingari e carcerati.
Il culmine drammatico del disco lo si raggiunge con il Padre del fuoco, padre del tuono, padre del nulla: il pezzo riprende la serie di brani di ispirazione storico-leggendaria iniziata da Parsifal. Si tratta di brani che, normalmente posizionati alla fine degli album, chiudono diversi LP dei Pooh verso la fine degli anni Settanta.
Poohlover fu un successo incredibile, e ancora oggi risulta essere uno dei più grandi albums mai prodotti in Italia. I Pooh, senza Red ma con Valerio alle voci, aprono a questo punto una parentesi registrando sotto il nome di Mediterraneo System un 45 giri con i brani Ci pensi? e Mezzanotte a maggio.

Partecipano in seguito, nel 1977, alla colonna sonora dello sceneggiato televisivo "La gabbia", con i brani strumentali Risveglio e La Gabbia.

 
 
 
Successivi »
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ULTIME VISITE AL BLOG

specchiorockDan91vincenzo.abbate_1986keiko25Krot0zaijanventi4dinocaccsparapausstregacattiva2francyloryNataliaScandurra
 

ULTIMI COMMENTI

questo è un blog dei POOH e ripeto dei POOH nn di altri...
Inviato da: Anonimo
il 27/04/2007 alle 12:16
 
Un gruppo musicale emergente che merita!!!Votate, votate,...
Inviato da: Anonimo
il 23/04/2007 alle 15:14
 
chi ha visto i POOH ieri sera? io non sono riuscito a...
Inviato da: piroddi619
il 29/03/2007 alle 10:10
 
scusate se le immagini sgrananoun po. al più presto...
Inviato da: piroddi619
il 24/03/2007 alle 15:12
 
Bello questo blog. Io adoro i Pooh!!!!
Inviato da: Kim74x
il 24/03/2007 alle 11:11
 
 

CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG

Tutti gli utenti registrati possono pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
I commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963