STURM und DRANG

Post N° 154


La maledizione dell'ultimo invito a cena C'erano tempi in cui ero la reginetta del jet set e gli uomini facevano a gara per portarmi fuori a cena. E pure a pranzo in realtà. Poi più il nulla. Vittima di una maledizione. Nessun gentiluomo che mi inviti più da un sacco di tempo a questa parte. C'è evidentemente qualcosa che non quadra. Comincio a sentirmi un maleficio incombermi sul capo come la spada di Damocle. Ho dato la colpa all'euro e al caro vita, all'inflazione, alla finanziaria e infine ai giovanotti spilorci e ai loro braccini corti. Ho pensato alla morte della cavalleria, alla fine del romanticismo e al declino in picchiata del corteggiamento. Ho analizzato ogni variante, ogni sfumatura e sono giunta alla conclusione che l'unica spiegazione possibile è che su di me penda una fattura. Il malocchio del tête à tête.Mangiare con un 'altra persona. La trovo una cosa molto intima, sarà che a tavola si conoscono molte più cose di quanto milioni di parole possano dire su chi abbiamo di fronte. Privata di questa gioia. Ho perso talamente le speranze da sapere che quando finalmente qualcuno riesce a chiedermi d'uscire, c'è la probabilità altissima, anzi quasi certa, che si verificherà il finimondo e che l'incontro sarà sicuramente rimandato a data da destinarsi a tempo sfacciatamente indeterminato. Più la persona mi piace, più la scusa che andrà a fornire per declinare l'invito sarà bizzarra se non assurda. Dalla tromba d'aria anomala che entra dalla finestra e si inghiotte la bisnonna ultracentenaria al sequestro improvvisato da parte del vicino di casa psicopatico; dalla dissenteria fulminante che ha colpito tutto il parentato alle montagne di lavoro arretrato uscite come una valanga dall'ultimo cassetto della scrivania. Silenziosa annuisco, accetto le scuse ma non c'è volta, per colpa della mia malafede forse, che io abbia creduto alle giustificazioni fornite. Ho un sospetto che il rito voodoo affondi le sue radici in qualche scongiuro fatto per propiziare le uscite con qualcuna delle fiamme che si sono succedute negli ultimi due anni e mezzo. Mi sarei quindi autoinviata la sfiga. Oppure ancor peggio è una macumba lanciata da qualche corteggiatore rifiutato. Me lo immagino l'agente di commercio o l'imprenditore in erba che pensando a me inneggia: "Occhio malocchio, prezzemolo e finocchio". Ho comprato il Manuale della strega moderna, mi sono fatta fare una doccia con l'acqua santa dal prete esorcista che dava le benedizioni, ma niente. Nessun miglioramento. Urge un amuleto. Se solo Vanna Marchi avesse scritto un libro su come sbarazzarsi delle iettature e se il mago Do Nascimento non si fosse messo a fare il parrucchiere...Colonna sonora: VOODOO PEOPLE - Prodigy