STURM und DRANG

Eccoci. Sta cogliendo tutti. Sta per cominciare il countdown. Dieci giorni. Schizofrenia da Natale in arrivo. Una sindrome bruttissima che si manifesta con ansia persistente e successiva incursione nei negozi per accaparrarsi un qualsiasi regalo utile da accoppiare successivamente ad una lunga lista di persone. Oggetti da un lato del tavolo pronti per essere incartati e destinati. Un rotolo di carta che basterebbe per rivestire tutta la bifamiliare in cui vivo. A zia Giuliana le tazzine coi puffi natalizi. A zia Assunta il fermaporta coi mici. A zio Remo lo scaldotto blu. A zia Francesca l'amaro con le visciole. A zio Renato i calzini di pile con stampa mimetica. E zio Peppe?!? Che cavolo ci fa zio Peppe con le presine ricamate a punto francescano?!? E si ricomincia. La bravura sta nel ricordarsi cosa si era portato in dono l'anno prima. Perchè cavolo non lo si appunta mai da nessuna parte?!?

Quello che più adoro del Natale è il mio migliore amico. Fidanzato da sei anni con la stessa povera martire. Lui è la ciliegina sulla torta di questo periodo così stressante. Lui ama sommergere di presenti la sua donna. Eh beata lei sì, ma chi deve sopportare lo shopping prefestivo sono io. Io. Sono qui per questo. A che servono le amiche altrimenti?!? Anche quando lavoravo come commessa in un famoso franchising di calze e mi spaccavo la schiena e gli attributi che non ho per dieci ore al giorno, lui era capace di passare in negozio anche quattro volte al giorno perchè dovevo assisterlo e guidarlo negli acquisti.

"Che gli compri a Lalla quest'anno?!?"

"Le regalo un viaggio di una settimana a Parigi insieme a me."

"Che bello! Quindi niente giri per negozi?!?"

"Beh, solo il biglietto mi pare brutto. Non avrebbe nulla da scartare."

"E allora?"

" Avrei pensato di trovare una graziosa scatolina dove metterlo e riempirla di fiori profumati. Poi vorrei comprarle un maglioncino, magari come il tuo, quello lillà che portavi la scorsa settimana. Le servirebbe una nuova minigonna, non troppo corta però sennò tutti la guardano. Le andiamo a prendere due o tre paia di calze. A Parigi sarà freddo, magari se troviamo pure un bel berretto e una sciarpa."

In genere verso Natale lui comincia ad interessarsi con chi esco e con chi mi frequento. E un buon partito?! E cosa fa nella vita?! Negozi?! Vestiti?! Bene, fallo durare perchè dovrà farci lo sconto.

"Sei un avido. Un materiale. Mi sfrutti solo per i tuoi contatorno personali."

La mia vita e le mie poche ore di tempo libero in questo periodo sono occupate dal mio migliore amico. E' troppo divertente osservarlo spendere risparmi su risparmi per la sua amata. Quest'anno abbiamo scaglionato le spese in più riprese.

"Ciao Balù, che vuoi?"

"Stasera concludiamo."

"A che ora?!"

"Fatti trovare pronta per le cinque. E non farmi aspettare come tuo solito."

" Se mi dici alle cinque e poi arrivi alle quattro e venti è inutile che ti attacchi al citofono e mi mandi messaggi minatori col telefonino..."

" A dopo. Pensa a cosa comprare, non farmi stare lì a girare a vuoto. Ciao"

" Sì ma la ragazza è la tua. Io che ne so che comprare. Mi sono rotta di dover sempre spremere le meningi. Che ne so di quel che le serve. Ma le hai già comprato tutto. Ma che palle però. Perchè non ti scordi che esisto. Mi sono rotta. Sei una tassa. Va a quel paese."

"Tututu..."

E mi armerò di inventiva e pazienza per lui. Dopotutto a Natale sono tutti più buoni...