E=mc/cucù!Ti immagineresti mai Albert nudo di fronte alla sua Mileva, mentre con le mani eccitate le
spinge la testa avanti e indietro? No, credo proprio di no.Mileva, era decisamente bruttina, o per lo meno non proprio fotogenica (nonché Albert fosse il prototipo del macho conquistador), ma questo non c'entra nulla.Bene.In ognuno di noi ci sono infiniti Albert, e innumerevoli Milene, che vanno al di là del primo impatto, del contatto scontato, del luogo comune.Ma dove sono tutti questi Albert e tutte queste Mileve? Dove sono emigrati, nascosti, emarginati?Perché non pensiamo mai a un astrofisico lussurioso o a una pornostar culturalmente impegnata? Eh no, no. Tutto si deve incasellare nella nostra babele di stereotipi, sotto controllo per rassicuraci, farci credere di essere noi i kapò nella stanza dei bottoni, evitarci ogni improvvisazione."Davvero il mio vicino è un serial killer? Impossibile! Non ci ho mai parlato, ma era un così bravo ragazzo!"
