Un posto all'ombra

TANKA N. 7 AUTUNNO


 un flauto suonalunghe note nel ventoviene la pioggianon chiudere la portaquesta notte d'autunno Non c'è nulla di più struggente del suono di un flauto in una sera d'autunno. Cade una pioggia sottile, i lunghi steli delle erbe autunnali oscillano al vento. Dalla luce appena rosata si intuisce il tramonto dietro le nubi. L'autunno è la porta delle lunghe notti, del freddo che arriva, dell'attesa.Sei Shōnagon, dama dell'imperatrice Sadako e considerata una delle più grandi scrittrici giapponesi, scrive nelle sue "Note del guanciale":"Il flauto è meraviglioso. È affascinante sentire le note farsi sempre più vicine, quando lo si ascolta da lontano, mentre quando lo si ascolta da vicino è piacevole sentire il suono allontanarsi, fino a svanire in note sempre più eteree. Un flauto lo si può portare comodamente nascosto tra le pieghe dello scollo, sia che si viaggi in carrozza, sia che la si segua a piedi o che si cavalchi. Non esiste strumento più interessante di questo. È soprattutto piacevole sentir modulare un motivo già noto. Altrettanto squisito è ritrovare al mattino, presso il guanciale, un grazioso flauto. Colui che l'ha dimenticato manda un servo a prenderlo, e noi lo avvolgiamo con cura nella carta, quasi si trattasse di una lettera piegata, e lo consegniamo." (SE edizioni)Tanka (detto anche Waka) è una forma di poesia molto antica, risale almeno al V sec. d.C. ed è formata da due "ku", il primo di 17 "sillabe" (darà poi origine all'haiku) e il secondo di 14.https://www.youtube.com/watch?v=2p7GxplcBSU