L’Odissea

Scritti di 15 anni fa


La pericolosa deriva dell'umanità        di Roberto SinicoAgli albori del XXI secolo l’umanità è crollata. Le trasformazioni della vita e la risposta alle speranze di una maggiore prosperità globale, sono soltanto una realtà virtuale.   La forza delle parole si è infranta e, tolta la loro semantica sostanza, sono divenute meri segni insignificanti, fioco soffio d’inganno. Le emozioni e i sentimenti sono stati strappati dalla forza gravitaria dell'io, come manifestazioni bandite da chi regge le sorti dei paesi. Nessuno si scompone alle notizie più drammatiche, semmai qualche parola di ipocrita circostanza. Ma, sbucano leggeri sorrisi ammicanti e strafottenti, misurati salutini con la manina, passeggiate solenni per incontrare i capi di stato. Tutto lascia presagire che non esiste più il popolo. Tornano in scena gli astratti individui i cui comportamenti sono prevedibili, automatici, osceni. Ritorna con prepotenza lo stato di natura al punto che non si può nemmeno bollare di egoismo chi vende i propri diritti sanciti da leggi, per non privarsi di qualche centesimo. Le facce dei viandanti sono inespressive, sagomate da un grugno teso, infastidito, bloccato sulla difensiva. I lamenti e le proteste sembrano nascondere il vero movente: la strenua difesa di un ego materiale. L’atmosfera che si respira è intrisa dal fumo dell’avida ignavia. A nessuno importa nulla della scuola, della sanità, del sociale, e sbuffano disturbati da questi nomi ridicoli. Anche agli inizi del secolo scorso prese forza una forma di irrazionalità che sarebbe stata la guida verso le forme micidiali dell’antiumanità. Non siamo molto lontani da questo tragico approdo che si alimenta invisibile ed indisturbato nelle piccole anime dei singoli individui, passivi ed inutili. La tecnica però si pavoneggia, tolte le emozioni, nel trionfo della causalità fisica.