L’Odissea

Parole allo specchio


Il Capitalismo buono         di Roberto Sinico Qualcuno ha definito buono quel capitalismo che produce ricchezza senza far del male alle Persone. La storia ed il panorama socio-economico mondiale ci indicano purtroppo che tale forma non abita sulla terra. Pensiamo al fenomeno della de-localizzazione. Solo uno sprovveduto ed ingenuo potrebbe pensare che la ragione intima di questi viaggi per spostare un azienda non risieda nell'opportunità di pagare in altri paesi meno tasse e nello sfruttare lavoratori che percepiscono minor compensi. Il risultato della globalizzazione dovrebbe essere dunque abbassare il costo del lavoro a quei minimi disumani adottati da quei paesi che fanno lavorare come schiavi anche i bambini? Ci abbiamo provato a stimolare i soggetti imprenditori ad onorare l'etica ma se aspettiamo che essi rinsaviscano facendo vivere il valore assoluto della Persona contro quello misero del denaro, il risultato sarà che il capitalismo buono sarà solo un'utopia. Alla fine saremo costretti, come Vattimo, a credere che l'unica via alternativa è la rivoluzione comunista e che è connaturato nell'uomo in modo non modificabile l'inganno e l'avidità?