il Grillo_Sparlante

Post N° 11


Che cos'è la procrastinazione?"Domani smetto di fumare, la settimana prossima mi metto a dieta, da lunedì inizio a studiare per l'esame.." quante volte abbiamo fatto a noi stessi queste promesse senza riuscire a mantenerle? Gli psicologi chiamano "procrastinazione" l'abitudine di rimandare le cose da fare sempre in un altro momento. Alcune persone hanno dei problemi di procrastinazione soltanto nei confronti di alcune attività: per esempio, possono essere delle persone efficienti e ben organizzate sul lavoro, ma essere pigre e inefficienti per quanto riguarda le pulizie di casa. Altre persone soffrono invece di procrastinazione nel senso più generalizzato del termine: la procrastinazione diventa uno stile di vita caratterizzato dall' incapacità di rispettare impegni e scadenze. E'importante sottolineare che la procrastinazione cronica non è "pigrizia" ma è un modo per evitare di confrontarsi con le proprie insicurezze, paure e limiti. Che tipo di procrastinatore sei?Alcune ricerche psicologiche (Solomon and Rothblum, 1984) hanno individuato due tipi di procrastinatori: un procrastinatore  "rilassato" e un procrastinatore "preoccupato".Il procrastinatore rilassato.Il procrastinatore "rilassato" odia la routine, può avere un energia inesauribile per fare le cose che gli piacciono, ma tende a rimandare all' infinito i compiti noiosi, pesanti o sgradevoli. Questo tipo di procrastinatore vuole tutto e subito, inizia una un nuovo progetto con grande entusiasmo ma, una volta svanito il fascino della novità, tende a stancarsi facilmente. Un esempio: il procrastinatore decide di alzarsi presto tutte le mattine per andare a correre. La prima mattina ci va, la seconda anche, la terza non ci va perché fa freddo, la quarta non ci va perché non ha voglia, la quinta mattina decide che la corsa non fa per lui e che farebbe meglio ad iscriversi in palestra.    La caratteristica del "procrastinatore rilassato" è quella di iniziare molte cose senza portarne a termine nessuna. Nei casi più gravi, il "procrastinatore rilassato" fa fatica a trovare la sua strada nella vita: saltella da una facoltà all'altra o da un lavoro all'altro, da un rapporto di coppia all'altro senza impegnarsi veramente in niente. Se ti sei riconosciuto in questo ritratto :il primo passo per vincere la procrastinazione è  quello di  renderti conto quanto questa cattiva abitudine ti danneggi e ti impedisca di ottenere quello che vuoi dalla vita. Tipico del tuo carattere è volere tutto e subito, ma nella vita niente funziona così. Le cose si ottengono lavorandoci giorno per giorno , attimo per attimo. Alla fine di questo articolo troverai dei consigli pratici per aumentare la forza di volontà e vincere la procrastinazione. Il procrastinatore preoccupato.Il procrastinatore "preoccupato" manca di fiducia in se stesso e nelle proprie capacità, ha scarse doti organizzative e non sopporta lo stress. Alla base del suo procrastinare ci sono una serie di  paure, timori e convinzioni irrazionali. Nel paragrafo sottostante verranno esaminate alcune delle ansie più comuni del "procrastinatore preoccupato".        Le motivazioni psicologiche della procrastinazione.Perfezionismo.E' tipico di quegli studenti che si sentono in grado di sostenere un esame solo se sanno tutto il programma  dalla prima all' ultima virgola. Per questa ragione non si sentono mai sufficientemente preparati e tendono a rimandare l'esame sempre al prossimo appello. Nei casi peggiori , la tendenza al perfezionismo può essere tale da bloccare sul nascere qualsiasi iniziativa importante: il procrastinatore non si sente mai pronto ad affrontare il mondo del lavoro,o il matrimonio o andare ad abitare da solo.Paura dell'insuccesso. Molte persone rimandano all'infinito delle cose che vorrebbero fare per paura di fallire. Un tipico esempio di questo meccanismo è il ragazzo che continua rinviare il momento di chiedere un appuntamento alla ragazza dei suoi sogni. L'innamorato del nostro esempio si trova paralizzato da un conflitto : da una lato vorrebbe uscire con la ragazza che gli piace, dall' altro lato, è quasi certo che lei gli direbbe di no.  Ed è proprio questo timore del rifiuto a bloccarlo. In alcune persone la paura dell'insuccesso è così radicata da annullare la capacità di prendere un'iniziativa. Il ragionamento inconscio di chi non riesce ad impegnarsi in qualcosa è più o meno di questo tipo: "dal momento che sicuramente non riuscirò a fare la tal cosa, non vale nemmeno la pena di provarci".Paura del successo.C'è una cosa che la gente teme più del fallimento ed è il successo. Avere successo può generare il timore che le altre persone si aspettino di più e quindi si può avere la sensazione di dover rispondere alle aspettative altrui. Il successo può scatenare dei sensi di colpa inconsci , soprattutto se una persona sente di non meritarseloRibellione. Strano ma vero, rinviare all'infinito decisioni e iniziative, può un modo (inconscio) per ribellarsi alle pressioni altrui. Rimandare i lavori ingrati può servire come strategia per rifiutare i doveri della vita adulta. Un tipico esempio è lo studente universitario che rimane parcheggiato all'università per anni e anni, senza dare esami. Supponiamo che questo studente abbia dei genitori che nutrono delle grandi aspettative su di lui in termini di successo e di carriera. In un caso questo, prolungare la permanenza in università può essere un modo inconscio per liberarsi dal peso delle aspettative dei suoi genitori. Rimandando il momento del suo ingresso nel mondo del lavoro, rimanda il momento in cui dovrà diventare l'uomo di successo che i suoi si aspettino diventi. Se ti sei riconosciuto nel ritratto del procrastinatore "preoccupato": devi imparare ad agire nonostante le tue paure e preoccupazioni. Se aspetti di sentirti " pronto" o " sicuro di te" prima di fare una determinata cosa, quel momento potrebbe non arrivare mai.