PoverA DemocraziA

Deja vu a Sinistra


Stanno per concludersi i conteggi delle elezioni di ieri in Grecia ed i risultati dimostrano, ancora una volta, che la Sinistra, che sia Greca o che sia Italiana, è sempre animata da pulsioni suicide.In Grecia, 9 mesi fa, vinse Syriza, promettendo fuoco e fiamme contro le istituzioni Europee che, pur con una certa goffagine, altro non volevano che farsi ripagare i propri crediti (come farebbe qualsiasi debitore), facendo anche presente che certe spese "allegre" degli ellenici non erano propriamente giustificabili.In questi 9 mesi, abbiamo assistito a trattative estenuanti e referendum inutili, che non hanno portato altro che all'accettare il piano di Austerity iniziale; nel mezzo le solite farse ammantate di tragedia tipiche della Sinistra: mobilitazione inutile delle piazze (in Grecia), eterna ricerca di un Leader esterno (in Italia), accuse di tradimento al Leader che ritrova la ragione (in Grecia ed in Italia), scissione dell'ala Sinistra del Partito (per ora solo in Grecia, ma in Italia lo stanno sognando).Risultato finale? alle elezioni che si sono appena svolte, gli scissionisti non hanno superato la soglia di accesso al Parlamento (resteranno quindi fuori ... come i cagnetti tristi agli Autogrill ... ) ma hanno fatto perdere 4 seggi a Syriza ... tutto nella norma di chi, a Sinistra, non ha mai l'obiettivo di cambiare e migliorare le cose, ma solo di riempirsi la bocca e pulirsi la coscienza su posizioni utopistiche.Sostanzialmente ciò che sta accadendo in Italia per la riforma del Senato: una parte del PD, priva di qualsiasi coerenza, sta facendo di tutto per non portare a termine quanto iniziato, ponendo veti, minacciando scissioni (che portarebbero, al massimo, allo stesso risultato Greco), alzando la posta, richiedendo un confronto (dicendo, però, che dalle sue posizioni non si sposterò ... ).