Frammenti

L'alluce strangolato


La mia giornata lavorativa inizia molto presto, praticamente a notte fonda. Ma se le massaie del centro nord, trovano nei supermercati di una nota marca, la frutta e la verdura fresca, è anche merito di tanti camionisti come me, a cui la sveglia strombazza alle 01:30.... Giunto al carico, devi scoprire quale sara' il tuo giro....si perchè non si va sempre al solito posto, ogni mattina è una sorpresa.Ieri mi è andata molto bene, dovevo fare due scarichi nell'imperiese, quindi in regione. Questo è molto vantaggioso, perchè se la destinazione è vicina, si arriva in netto anticipo rispetto all'apertura del supermercato e quindi si ha la possibilita' di dormire un po. Ed è quello che avrei fatto. Arrivato a destinazione, parcheggio il camion in modo di non doverlo piu' muovere per scaricare e mi appresto alla siesta. Mi tolgo le scarpe, accendo il riscaldatore, abbasso il volume della radio per creare un bassissimo sottofondo musicale che mi coccola un po, metto la sveglia al telefonino, m'infilo nel letto e mi copro con il mio piumino.... aah....ci voleva proprio!... sono stanchissimo...e crollo.Dopo un po di tempo vengo svegliato da dei rumori provenienti dall'esterno e questo mi fa capire che sono arrivati i ragazzi del negozio...quindi piano piano mi preparo per scaricare. Mi rimetto le scarpe e vado al posto di guida. Rispetto a quando sono arrivato, che era notte fonda, adesso ci sono le prime luci dell'alba, che mi fanno notare di aver parcheggiato da schifo....vabbè faccio un paio di manovre...metto in moto, vado avanti e imbocco una stradina proprio di fronte a me, tanto per prenderla comoda....questa stradina è leggermente in discesa e quando ho superato all'incirca la lunghezza di meta' camion, inizio a frenare per fare retromarcia...il piede va a fondo!...cazzo non frena!.....il mezzo va avanti ed inizia a prendere piu' velocita'....porc....meno male che è dritta...con fatica riesco a mettere la seconda marcia che mi rallenta, ma non abbastanza. Non riuscendo a fermarlo, devo a tutti i costi tenerlo sulla strada, ma la discesa diventa piu' ripida e come se non bastasse il fondo diviene sterrato, con tanto di pozzanghere in ordine sparso....inserisco il manettino delle marcie ridotte e il motore arriva di colpo a piu' di tremila giri facendo un ululato da sfondarti i timpani...Rallenta, ma solo per pochi secondi, perchè nel frattempo la strada si è allargata, diventando a due corsie con un asfalto color pece e una pendenza ancora maggiore....ma dove cazzo sono andato a finire porca zozza....dai provo a tirare il freno pneumatico....mi cappotto di sicuro, ma almeno mi fermo...vado!...niente!...cazzo non c'è aria nel compressore!.....Passo sotto ad un cavalcavia a velocita' folle, e intravedo alla fine della discesa una curva a destra troppo angolata....non ce la faro' mai...oh mio dio...mio Dio....Per tutto il tempo non ho mai alzato il piede dal pedale del freno, continuando in un movimento disperato, a pompare con la speranza di ritrovare pressione...Ed è proprio questo movimento del piede che mi causa la deflagrazione del piccolo forellino presente sul calzino destro in prossimita' del mio alluce prominente, facendolo fuoriuscire con una violenza tale, da avere la netta sensazione di essere stato appeso ad un albero col cappio al ditone. Non so se è stata piu' la paura, oppure quella strana sensazione di sgravamento a farmi aprire gli occhi e rendermi conto che ero ancora nel lettino, coperto fino agli occhi, a tremare come una foglia...Porca troia, che incubo di merda!!!....mi ci sono voluti dieci minuti buoni per riprendermi dallo spavento...mi alzo definitivamente ed inizio a prepararmi...nel frattempo suona la sveglia e mentre mi sto infilando le scarpe, bussano alla portiera....è il ragazzo del negozio, e mi fa:Buoongioornoo!!"mmh n'giorno"Mi dai le bolle, per favore!?"si....tieni"Senti, dovresti andare un pelino piu' avanti, che sei troppo vicino al muro."col cazzo.... va benissimo cosi', fidati!!!!!