Willow

"Ciao"


Torno a casa dopo un anno "sabbatico" passato lontano da tutto, unica compagnia la mia anima che avevo bisogno di raccogliere e capire. Volevo capire il mondo, oltre che me stessa, anche se Bastet mi fa notare che quello è impossibile da comprendere. Per quanti sforzi si faccia, il mondo resta lì, indecifrabile, altezzoso. Ha dalla sua la forza indissolubile del tempo, per cui non dà spiegazioni.Bastet è rimasto in mezzo ai nostri muri verdi, a veder scorrere le giornate con la saggezza dell'eterno negli occhi. Non si avvicina a nulla che sia anche solo lontanamente tecnologico e a malapena sopporta la mia passione per i computer. Sarebbero potuti passare cent'anni e lui vedendomi mi avrebbe comunque salutato dicendomi semplicemente "ciao". Un giorno o un anno non fanno la differenza per chi, di tempo, ne ha all'infinito.Mi siedo sulla mia sedia preferita, accendo il marchingenio  e scrivo a voi amici che siete sempre passati a visitare questo mio piccolo spazio... e che nonostante la trascuratezza mi avete lasciato i vostri pensieri. Dal più profondo del cuore, grazie. E' bello vedere che avete sempre avuto la fiducia che un giorno sarei tornata. Vorrei spiegarvi come mi sento, ma non ci riesco. La mia anima brilla... ma non parla.