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Il 12 maggio 1932 venne trovato morto vicino a Hopewell, nel New Jersey (Stati Uniti), Charles Augustus Lindbergh Jr., da tutti conosciuto come "Baby Lindbergh". Baby Lindbergh era il figlio del famoso aviatore statunitense ed era stato rapito il 1 marzo 1932 dalla sua casa di East Amwell, New Jersey. Il suo corpo, con il cranio fracassato, venne ritrovato a poca distanza da casa. Il rapimento di Baby Lindbergh fu uno dei casi più seguiti del XX secolo dall'opinione pubblica americana ed ebbe molta risonanza nei mezzi di comunicazione del tempo.
Baby Lindbergh era nato il 22 giugno 1930 e venne rapito dalla sua culla al primo piano della casa di campagna dei Lindbergh, tra le 21,30 e le 22 del 1 marzo 1932, mentre suo padre si trovava al piano inferiore e sua madre in bagno. Poco dopo le 22, dato che il bambino non si trovava in casa e all'esterno della casa c'era una scala, appoggiata sulla finestra della stanza di Baby Lindbergh, la famiglia capì che era stato rapito e subito partirono le ricerche nelle zone circostanti. Poco dopo, il presidente americano Herbert Hoover promise che avrebbe "smosso cielo e terra" per trovare il bambino.
In realt sulla scala c'era anche un biglietto con una richiesta di riscatto scritta in un inglese piuttosto sgrammaticato. Il biglietto diceva che il bambino era in buone mani, ma che per riaverlo sano e salvo la famiglia avrebbe dovuto pagare 50 mila dollari. Non fu l'unica lettera arrivata dai presunti rapitori. Mentre le ricerche della polizia non davano alcun risultato, Lindbergh e John F. Condon, un ex maestro del Bronx di New York che aveva offerto il suo aiuto per le indagini, ricevettero diverse lettere dai presunti rapitori di Baby Lindbergh nelle quali tra l'altro si diceva che la cifra del riscatto era stata aumentata a 100 mila dollari.
Il 2 aprile, Condon incontrò un uomo che si presentò come "John" per consegnare il riscatto di 50 mila dollari (la famiglia non ne aveva trovati di più) al cimitero di St. Raymond, a New York. "John", a volto coperto, gli diede una lettera da aprire qualche minuto dopo. Seguite le istruzioni, Condon lesse nel biglietto che il bambino si trovava con "due donne innocenti" al porto dell'isola di Martha's Vineyard, nel Massachusetts, in una barca chiamata Nelly. Lindbergh volò immediatamente verso l'isola, ma nel porto non c'era nessuna barca. Il 12 maggio, poi, il corpo di Baby Lindbergh, in stato di decomposizione, venne trovato nei pressi della casa dei Lindbergh da un camionista che cercava un posto per urinare.
Del rapimento e dell'uccisione di Baby Lindbergh fu accusato e arrestato, dopo due anni e dopo diverse ricerche e indagini senza esito, Bruno Richard Hauptmann, un immigrato tedesco, carpentiere ed ex galeotto in Germania. Hauptmann era emigrato negli Stati Uniti nel 1923 e al momento dell'arresto aveva 35 anni. Era un uomo di media statura, magro, ma dalle spalle larghe. La polizia arrivò a lui rintracciando le banconote "" (un tipo di banconote particolarmente rintracciabili che sono circolate negli USA dal 1882 al 1933) consegnate da Condon per il riscatto. Una di queste era stata data il 17 settembre 1934 a un benzinaio da Hauptmann, dopo aver rifornito la sua berlina.
Il benzinaio, insospettito dalla banconota, aveva preso il numero di targa della vettura e lo aveva comunicato alla polizia, che risalì al proprietario della macchina, cioè Hauptmann. Nel garage di Hauptmann vennero trovati oltre 15 mila dollari del denaro pagato per il riscatto di Baby Lindbergh. Hauptmann, il quale si disse sempre innocente fino all'esecuzione della sua condanna a morte, avvenuta il 3 aprile 1936, dichiarò che le banconote erano state lasciate in una scatola di metallo in garage, a sua insaputa, da un suo amico tedesco, Isidor Fisch, e che poi, dopo averle scoperte, le aveva tenute perché Fisch aveva un vecchio debito con lui.
Questa versione dei fatti non venne circostanziata, né poté mai essere provata, anche perché Fisch era tornato in Germania nel 1933 ed era morto l'anno dopo di tubercolosi proprio perché non aveva potuto pagarsi le cure, cosa strana per uno che, secondo Hauptmann, era in possesso di un sacco di soldi tanto da lasciarne parecchi nel suo garage. A carico di Hauptmann c'erano altre testimonianze e particolari: sua moglie Anna dichiarò dopo molte reticenze di non aver mai visto una scatola di metallo nel garage di casa e alcune lettere dei "rapitori" avevano le iniziali B.H., facilmente riconducibili a Bruno Hauptmann. Infine, la polizia, mediante una perizia calligrafica, stabilì che la grafia delle lettere dei rapitori di Baby Lindbergh e quella di Hauptmann combaciavano. Per Hauptmann non ci fu più scampo e dopo un processo molto seguito dai mezzi di comunicazione, di cui sopravvivono alcune riprese, venne condannato a morte.
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