ORIZZONTE

Post N° 310


Era appena un adolescente mio figlio, un adolescente come tanti, con quel mondo tutto suo, quasi nuovo ed esclusivo dove io da genitore dovevo entrare in punta di piedi... quasi fossi un ospite, non sempre gradito... in quello spazio lui si sentiva libero e iniziava una nuova crescita.....Un inciso......Non sono mai stata una madre ossessiva e asfissiante ma non ho smesso un solo istante di osservarlo, di seguire i suoi passi e di parlargli, ho rispettato i suoi silenzi, le sue paure, le sue ossessioni, le sue esagerazioni e soprattutto ho sempre  rispettato lui, per me è sempre stato molto importante che mio figlio sentisse con forza il senso del rispetto che  ho per lui ma non ho mai smesso di essere madre e penso che non smetterò mai di essere tale perchè credo ed amo profondamente questo dono che Dio mi da dato..... la maternità....Primo anno delle medie superiori..... i soliti anni in cui ti senti grande e come tale un po' ti comporti...... nuovi compagni di classe, le prime uscite serali... quel nuovo che in fondo preoccupa un po' qualsiasi genitore....Il mio ragazzo si frequentava assidumente con un coetaneo, un ragazzo con mille problematiche, alcune le conoscevo essendo una delle rappresentanti di classe (non mi sono mai fatta mancare nulla!)..... mio figlio mi ha sempre parlato di tutto, non c'è mai stato bisogno che io ponessi a lui delle domande perchè ha sempre avuto tanta serenità e semplicità nel parlare con me di qualsiasi cosa..... quel giorno mi disse - mamma siediti, devo parlarti di una cosa - iniziò a parlarmi del suo compagno, dei suoi problemi familiari, del suo disagio e dell'uso che faceva   della droga.... già  droga....il mostro tanto temuto era lì a due passi da me e da mio figlio.....Sentivo le sue parole perdendo l'ascolto ...... mi chiedeva consiglio per aiutare questo ragazzo ad uscire da questo tunnel, mi chiedeva di informare sua madre, mi chiedeva a quale strutture potersi rivolgere... ma io non ascoltavo, non ci riuscivo perchè d'improvviso quella parola - droga- aveva cancellato ogni mia razionalità e aveva lasciato posto solo alla paura, al terrore...... sono tornata indietro di qualche secolo e senza capire nulla gli dissi - devi smettere immediatamente di frequentare questo ragazzo, non voglio che venga più in questa casa, che esci con lui, tu sei un ragazzino non tocca a te, devono pensarci altri a lui, non tu!!!Le mie parole risuonavano alle mie orecchie e non mi riconoscevo..... non mi riconobbe nemmeno mio figlio ma lui a differenza di me non ebbe paura, prese la mia mano tra le sue e con voce ferma mi disse.... - Mamma da te ho imparato tutto quello che sono oggi, ho imparato l'amore, la sensibilità, il rispetto per l'altro; tu mi hai insegnato cos'è l'amicizia e quanto è importante costruirla e difenderla, tu mi hai insegnato a non aver paura, a guardare a testa alta e con coraggio ogni cosa, tu sei stata tutto questo per me, non cambiare adesso, non rinnegare tutto quello che mi hai insegnato....... mi hai spiegato il valore irrinunciabile della libertà quindi non negarmela oggi perchè è in nome di questa libertà che io non ho mai scelto di drogarmi, non chiedermi di rinunciare e rinnegare l'amicizia che ho per lui perchè cancelleresti in un solo istante tutto quello che mi hai insegnato, adesso devi solo aiutarmi a capire cosa posso fare per aiutare un amico a cui voglio bene, un amico che non ha avuto la fortuna di avere accanto una madre come la mia........ La mia paura si trasformò in lacrime, le sue parole l'avevano liberata e il suo abbraccio mi fece vergognare di me per quell'egoismo per aveva cancellato ogni pensiero lasciando posto soltanto alla preoccupazione di salvare mio figlio.....Non fu facile affrontare questa situazione e convivere con la paura ma ancora una volta concessi a mio figlio la fiducia che meritava e l'aiuto che mi chiedeva......