ORIZZONTE

Post N° 316


Un giorno all'Agenzia delle Entrate....Ogni tanto mi tocca fare trasferta oltre la soglia del mio studio perchè nonostante il perversare del telematico ancora resiste una piccola parte di burocrazia cartacea e allora con la mia antipatica ventiquattrore mi reco presso i box dell'Agenzia.... salette d'attesa piene di confort, poltroncine verdi, distibutori di bevande e merendine, displyai rossi pieni di lettere e cifre, tutto computerizzato tranne l'enorme calca di persone... quasi tutte con espressione tra il rassegnato e il disorientato...... occhi puntati  in alto nell'attesa di leggere finalmente il numeretto stampato nello scontrino selezionato all'ingresso... .... nella mia comoda poltroncina verde oliva rimango ad osservare le persone che mi circondano...... professionisti, comuni contribuenti, tanti giovani praticanti... riconosci ciascuno di loro dalla postura, dall'abbigliamento, dal modo in cui ingannano l'attesa, dal modo di muoversi e dal loro sguardo, dall'uso più o meno esasperato che fanno dei cellulari... i cellulari... in ambienti così affollati le loro suonerie così diverse  e a volte assurde riescono a fare un concerto originalissimo e vario... nessun direttore d'orchestra riuscirebbe a dirigere un'opera così variegata...... mi diletto ad osservare, inganna il tenpo in modo piacevole perchè riesci a cogliere sfumature e dettagli che spesso  la vita frenetica che conduciamo non ci fa scorgere e perchè no? nemmeno apprezzare.....Ad un tratto una voce femminile interrompe la mia attesa... solite informazioni... routine per gli addetti come me....tra una parola e l'altra con so come e nemmeno perchè la giovane donna s'inoltra in confidenze personali... è vero che c'è tanta voglia di parlare, di sfogarsi, soprattutto con degli estranei forse perchè questo consente di tirare fuori quello che spesso teniamo solo per noi..... una giovane donna, impegnata in una carriera professionale che forse la gratifica anche ma che alla fine non può bastare per sostituire un privato allucinante.....Non saprei nemmeno dire come ha iniziato a raccontarmi del giorno del suo matrimonio e della sua prima notte.... un marito diabetico che fa onore al ricevimento nuziale e mangia a iosa qualunque portata incurante dei moniti nella sposa (povera creatura!) preoccupata per lo stato di salute del marito....concluso il ricevimento  sono finalmente soli nel loro nido d'amore.....  è tempo per baci, carezze..... si potrebbe dire per la passione e in effetti fu  vera passione..... nel senso più tragico della parola...!!!E' ancora stravolta mentre racconta......lei esce dal bagno per raggiungerlo nel letto ma lo sposo improvvisamente viene colto dalle convulsioni... quasi una crisi epilettica.. occhi sbarrati nel vuoto, bava alla bocca, la lingua serrata tra i denti.. lei  teme che possa reciderla e per evitare ciò riesce a mettere la sua mano tra i denti del marito che continua a stringere.... la sposa grida aiuto... tutto si placa... lui entra in coma diabetico.... lei con la mano grondante di sangue finalmente può chiedere soccorso... la corsa  in ospedale... lo sposo in rianimazione, la sposa in chirurgia... otto punti di sutura alla mano........ ascolto il suo racconto in bilico tra un sentimento di compassione e incredulità... lei parla, parla.... tante notti e tanti giorni con questa realtà.....un fiume in piena...... un marito incurante del suo diabete che conduce una vita sgregolata con continue crisi diabetiche e stati comatosi, una moglie-infermiera costantemente vigile   e pronta al peggio... quattro anni di matrimonio da incubo.....lei è stanca, esausta, spenta.... parla di divorzio....come darle torto di fronte all'incoscienza del marito? non so davvero cosa dire.....guardo il led....è giunto  il mio turno.....le auguro ogni bene e supero la soglia del box.....