ORIZZONTE

Post N° 244

Io e la signora Gina

Carissima Emma, il tuo accorato e appassionato  urlo di protesta in difesa dei diritti e delle aspirazioni della Gina ha toccato il cuore e l’anima delle tante donne che come me lavorano da quasi tutta una vita ( a volte mi sorge il dubbio d’aver iniziato prima ancora di nascere!!!))

La tua amica, dici, non vuole andare in pensione per almeno 3 ragioni:

a)      vuole continuare a fare parte del mondo del lavoro…di quale lavoro scusa??? Sembra scontato pensare che la carissima Gina non sia una operaia perché una donna di quasi sessant’anni con figli ormai grandi (quindi li ha allevati, cresciuti, educati) dopo tantissimi anni in fabbrica eccome se vorrebbe dedicarsi al altro, magari un po’ a se stessa, sei davvero convinta che alla sua età abbia ancora così tanta voglia di riqualificarsi nel lavoro per ottenere chissà quali ambiti traguardi???

b)      Se come dici te, la vita media si è allungata, ma vuoi davvero che quella santa donna impieghi quel bonus di circa 15 anni in più per rimanere alle catene di montaggio, timbrando sempre il cartellino con il pensiero di cosa preparare a pranzo o a cena e di come trovare un piccolissimo ritaglio di tempo per dedicarsi un’oretta dal parrucchiere???

c)      Sorprende un pochino pensare che non ti sfiora l’idea dell’altro lavoro, quello che la benedetta Gina svolge fuori dai cancelli dello stabilimento; fare la spesa, occuparsi della casa, provvedere alla famiglia, etc, etc.

d)      naturalmente sei fermamente convinta che sia giusto equiparare il lavoro femminile a quello maschile in ossequio a quella sacrosanta eguaglianza tra sessi ed in via assolutamente teorica ne siamo convinti un po’ tutti, peccato però che ancora oggi simili uguaglianze siano privilegi per poche elette, che il tanto faticoso e doloroso cammino del femminile nella società ha portato si il riconoscimento di numerosi diritti ma ha anche comportato un aggravio notevole di doveri ed obblighi sulle spalle delle donne che per sentirsi libere ed emancipate sono spesso prigioniere di mille impegni  in seno alla famiglia e al lavoro

e)      affermi che Gina non vuole il pre-pensionamento, ne sei certa?? Certa che non vorrebbe tempo per fare una passeggiata, per immergersi in un libro, per ciancicare con quattro amiche, per entrare in una sala cinematografica oppure gironzolare per prati a inseguire nuvolette  per immaginare un sogno???

f)        Chi ti dice che l’affettuosissima Gina non voglia occuparsi delle proprie nipotine senza sentirsi per questo una baby-sitter?? o dei propri congiunti senza il sospetto della badante???

Di un po’ carissima Emma, dove l’hai incontrata la fantomatica Gina?? E come mai prima di lottare e combattere con tanto fervore con  scalini, scalette o scaloni pensionistici non ti sei fermata a chiacchierare con le tante operaie, avresti fatto bene sai??? Forse avresti compreso che quelle donne hanno già lavorato almeno il doppio di un qualsiasi uomo e magari invece dello scalino desidererebbero una bella scivola per potersi finalmente lanciare in qualche anno di meritatissimo riposo; quindi abbi un occhio di riguardo per tutte le donne non soltanto per questa inverosimile Gina!!!!

Se proprio vuoi stare dalle parte delle donne ascolta prima tutte le loro esperienze quotidiane e poi, soltanto dopo elabora le proposte da fare al tuo premier.

Concludo carissima Emma continuando a riconoscerti grandissime capacità e fermezza di ideali e valori ma senza aver eliminato il ragionevole dubbio che anche tu alla fine sei finita per assemblarti ai giochi di partito e di governo e che forse anche per te è giunto il momento di agognare il tanto meritato riposo, vai Emma, goditi un po ’ la vita come vorrebbero fare migliaia di lavoratrici…..ti sei accorta che le donne che lavorano hanno perso il sorriso da troppo tempo????

Facciamoci una bella risata, pare che si allunghi anche la vita.....speriamo non soltanto  per lavorare!!!!