ORIZZONTE

Come hai ragione! Basta uno sguardo, a volte, per trasmettere emozioni che nessuna parola può descrivere. Ecco perché è difficile conoscersi attraverso digiland. Per quanti sforzi facciamo, niente può sostituire uno sguardo, un sorriso, un'espressione spontanea del viso. E credo che questa sia una bella cosa poiché, altrimenti, non usciremmo più di casa.

Ed hai ragione anche tu, si rimarrebbe inchiodati in questo pazzo mondo virtuale...serena notte a te

quando quello sguardo... per mille motivi non è possibile... è bello vedere un cenno... anche quì... per vedere con gli occhi del cuore... felice giorno. Al

felice notte AL.......un cenno...un segno della nostra presenza, esserci un po' per l'altro, è comunque un modo per sentirsi vicini

Questo quando la parola viene usata per comunicare e non per nascondersi...o per altri usi molto meno nobili. Credo che in questo spazio ove pur è possibile mettere a nudo talvolta la propria anima, dove è possibile un dialogo più profondo che nella realtà per la impalpabilità delle barriere di cui tu parli, dove esperienze umane di varie latitudini si intrecciano, si condividono, si comprendono, si abbracciano...è anche vero che c'è una esagerazione e una esasperazione morbosa che fa diventare a volte le parole anche le più belle sempliece carta straccia. C'è una ipocrisia di fondo che avvolge tutto e tutti, come una melma vischiosa dalla quale è poi difficile riemergere... Naturalmente come in tutte le cose c'è anche del buono ma per la maggior parte, anche perché protetti dall'anonimato qui vengono a galla spesso solo parole come "ti voglio bene", "che bel blog", "ti abbraccio" "un bacio o tanti baci", dolce notte, ecc. ecc. che il libro cuore al confronto è cinico, crudele, freddo, duro, senza alcun sentimento. Ma i sentimenti di cui sentiamo la mancanza nella vita reale sono rappresentati da questo buonismo esasperato? Da questi complimenti a tutto campo? Da queste esagerazioni verbali, da queste dicharazioni di eterna profonda amicizia con persone con cui magari si è avuto solo qualche scambio di battute nel blog o con cui ci si è scambiati due o tre messaggi in pvt? Questo autorizza a dire che siamo amici? Che ci vogliamo bene? Come si fa a donare parte del proprio cuore a degli sconosciuti solo perchè ci hanno riempito di frasi dolci senza conoscere le altre facce di cui è fatta la loro personalità...? Capisco nel caso di persone che per lungo tempo e anche con altri mezzi hanno approfondito il dialogo e quindi, grazie anche alla loro capacità espressiva, sono riuscite a conoscere almeno al seconda faccia di una persona, ma tutti gli altri? Sposo queste tue frasi finali: qualunque sia la nostra scelta e la nostra abilità nel momento in cui mettiamo una dietro l'altra le nostre parole c'è sempre un limite che non può essere sottovalutato ed è rappresentato da chi ci legge, dai suoi umori, dalla sua sensibilità, dal suo spessore, dalla sua capacità di riuscire ad ascoltare aprendo la porta di ogni singola nostra parola per arrivare fino all'angolo più nascosto d questa stanza aperta forse a troppi avventori......."...appunto "aperta a troppi avventori", senza spessos nessuna discriminazione dettata dal buon senso. Il limite che tu vedi esiste, ed infatti è più facile dialogare con chi ha sensibilità simili alle nostre, e sa usare le parole, perchè qui si vive di parole e bisogna saperle usare (c'è chi mette solo immagini, è una comunicazione anche quella, ma certo non può sostituire le parole, caso mai integrarle)...ma anche questo non basta perchè è anche facile nascondersi dietro le parole, usare le parole come un arma per carpire la buona fede di una persona, insomma spesso manca la sincerità e non è facile smascherare chi è ipocrita, almeno non subito. Alla lunga o media distanza naturalmente le bolle di sapone esplodono, ma quanto tempo ci hanno fatto perdere? E il nostro tempo non conta nulla? Tu narri di un raporto di blog o cmq. di una comunicazione con le parle scremata dall'imbecillità, dai luoghi comuni, dai secondi fni, dalla stronzaggine che alberga in molte persone che vengono qui usando il mezzo come specchetto per le allodole, scopiazzando in qua e là pensieri e parole, divulgando dappertutto la loro sincera amicizia, la loro disponibilità, il loro affetto, tutte belle parole che crollano miseramente al primo diniego dell'altro/a e/o al primo contatto reale...luogo in cui i furbi e gli stronzi vengono finalmente a galla (non tutti, ma la maggior parte)presentando le altre facce del cubo a noi sconosciute, non sempre gradevoli, anzi spesso diametralmente opposte all'immagine che ognuno voleva dare di sè con le parole stesse. Nonostante le mie dififdenze e nonostante il mio spirito critico, eppure, anche se raramente, ritengo possibile fare in modo che le parole abbiano un loro valore, un loro senso, arrivando a comunicare sensazioni ed emozioni vere, sincere, quasi reali. Ma bisogna scremare tanto e avere tanta pazienza e soprattutto saper usare bene le parole e saper leggere bene anche dietro le parole di chi ci scrive o ci parla...compito difficile ma non impossibile, specialmente se le anime di qualunque latitudine esse siano si aprono con sincerità e si accorgono di vibrare più o meno alla stessa frequenza. Anche qui come dappertutto conta l'onesta intellettuale, un certa sensibilità e la capacità di rapportarsi agli altri accettando la difformità dei pensieri, perchè le persone sono diverse anche quando tra noi scopriamo che c'è tanto in comune, ed è proprio questa diversità che a volte intriga o rende piacevole un rapporto...quando però esiste un fondo comune, valori comuni che sono la chiave per l'aperura di un qualunque dialogo più profondo. Non esalto particolarmente questo mezzo, nè lo demonizzo, dico solo che va usato con intelligenza e con buon senso non pensando che possa sosituiirsi in tutto e per tutto alla vita reale, perchè sarebbe allora apatologico. Le parole, quantunque ben dette e ricche di contenuti non potranno sostituire mai, come giustamente afferma Reginaldo, uno sguardo, un gesto, un suono, un abbraccio, o un bacio vero....ma le parole, quelle vere non i surrogati, possono preparare le persone a far sì che quell'abbraccio, quel bacio, siano il coronamento di un lungo dialogo che ha investito l'anima e che ci ha fatto conoscere una persona nel profondo e ci ha permesso di apprezzarla e/o amarla prima ancora di averne sentito il sapore, l'odore, prima ancora di aver letto negli occhi la conferma di quanto ci si è detti con le parole...Questo "incontro" verbale così intenso che se protratto a lungo tende a stringere la forbice tra il reale e il virtuale, non è così facile da gestire, ma se funziona rasenta l'incanto perchè sperimenta nell'anima e nel cuore un passaggio spesso sconosciuto nella vita reale, e cioè la bellezza interiore di una persona prima della sensazione epidermica che può dare l'immagine superficiale, e quando questo rapporto comincia a sentirsi sulla pelle,c'è una buona possibilità che il reale non possa capovolgere tutto, sia una storia d'amicizia che una storia d'amore... Non parlo di storie di sesso fini a se stesse, esse hanno altri percorsi e altri luoghi che a me non interessano. Scusa questo lungo "comizio" ma lo sai che sono scemo no? :-)))))...Ciaooooooooo!)

non te l'ho mai scritto ma oggi mi tocca proprio farlo......a te ti......e da dove inizio adesso???? :-)))) sai che fo?? come mio solito....:sintetizzo! hai descritto le mille facce degli utenti di digiland e l'uso indiscriminato che si fa di questo strumento ed hai, con la tua solita energia, sostenuto il valore e la forza della parola, quella parola che tu ami così tanto come hai ampiamente dimostrato!!!

Ti auguro una felice domenica. Marittiello

un saluto a te Mario

Io sono nella fase "mancaza di tempo" ma di sicuro il tempo per ricordare le amiche, anche se "solo" nel cuore, non manca mai. Un bacio cara!

non dirlo a me perchè sono messa davvero peggio di te!!! Smack :-)))))

felice w/e a a t Al

io ti auguro buon proseguo di settimana ormai visto che il w\e è ormai trascorso.....un giorno io e te spiegheremo quel "nostro" - a a t - perchè anche quì si possa affermare che può nascere un bene disinteressato e sincero, fatto di sostegno e di conforto tra persone così lontane ma così vicine con il cuore......

amo a te... nulla di più semplice e più profondo... che inverte la logica del ti amo... inteso come possesso... ma amo a te ne senso che voglio il meglio per te... tifo per te... in una condivisione di vita amicale profonda... questo è il rapporto irrinunciabile tra me e te... spero di essere stato chiaro nella mia confusa esposizione... un abbraccio e a a t. Aldo

scusa se sono stato breve...ahahahah... sempre dispettoso io...