Prc Gargnano

Post N° 39


Tobia, libero?Sono passati quasi quattro mesi da quando Tobia è stato incarcerato a S. Vittore. Quattro mesi scontati senza un vero motivo, gratuitamente, solo per aver partecipato ad una manifestazione, quella dell'11 marzo a Milano contro il corteo di Forza nuova, degenerata poi in un disastro di vetrine spaccate e macchine incendiate.Tobia è stato incarcerato nonostante non ci siano testimoni che affermano di averlo visto danneggiare automobili o altro.Dunque perchè questo ruolo assurdo, così simile a quello di un caprio espiatorio? Perchè questo accanirsi su un gruppo di persone che, se avevano una colpa era quella di trovarsi nella manifestazione sbagliata? Impossibile non ripensare al G8 di Genova, agli assurdi pestaggi della polizia, alle cariche ingiustificate su gruppi pacifici che manifestavano disarmati contro la no-globalizzazione... Impossibile non ripensare a Carlo Giuliani.E' vero, quell'11 marzo 2006, a un passo dalle elezioni politiche, corso Buenos Aires venne messo a ferro e fuoco da un gruppo di "agitatori" che si divertirono a distruggere le vetrine dei negozi e a dar fuoco alle cose. La polizia intervenne nel giusto e i leader politici di entrambi i poli si indignarono e spesero parole durissime riguardo l'accaduto. Diventammo l'Italia incivile, dalla gioventù guasta. L'italia in balia dei barbari no-global.I giornali ne fecero una vera e propria questione di stato, rimarcando il disastro milanese più a lungo del dovuto. Due giorni dopo avevano già le teste dei colpevoli. Tobia fu uno di loro.Quanta fretta. Troppa, oserei dire.Delle persone arrestate erano davvero tutti colpevoli? I fatti parlano chiaro e nel caso di Tobia NON CI SONO TESTIMONI. Nessuno aveva il diritto di incarcerarlo.Mercoledì 19 luglio a Milano si terrà l'ultima sentenza, quella che deciderà se Tobia dovrà restare in carcere o potrà scontare ciò che gli rimane della pena a casa, agli arresti domiciliari. Dopodiché gli amici e i compagni si riuniranno sotto le mura della prigione per una manifestazione che arriverà fino in piazza Duomo. Una manifestazione pacifica, per chiedere chiarezza e soprattutto celebrare lo sperato ritorno di un amico.