Prc Gargnano

Trave e pagliuzza


In questi giorni di "retate anti brigatiste" i politici(da destra a sinistra) si sono sbizzarriti nei vari salotti televisivi, in una sorta di gioco-forza, che definire squallido è eufemismo assai gentile.Tutti uniti, ovviamente, nella condanna al terrorismo, occhi umidi al ricordo delle vittime di brigatismo e affiliati, condanne ed anatemi verso chi predica violenza pubblicamente e quindi, chi da destra e chi da sinistra, alla fine del patetico preambolo, dagli addosso ai centri sociali.Un rigurgito di virilità, oramai smarrita sotto i machistici gazebi, pervade in maniera preponderante i LEGHISTI.Dai semplici militanti ai responsabili nazionali (quelli che guadagnano decine di migliaia di euro a Roma ladrona, per intenderci), tutti in fila a difesa della sicurezza nazionale (Italiana o padana?). " io lo avevo detto", oppure, "bisogna bruciarli, non chiuderli". Proprio così, loro lo hanno sempre detto, nei centri sociali si usa un linguaggio "violento ed estremista" che rischia di scaldare la testa a qualcuno che, poi, si ritiene legittimato a sparare.Ora, personalmente non giustifico la violenza fine a se stessa e nemmeno a scopi politici, ritengo diritto e necessità il ricorso alle armi qualora la mia terra corra il rischio di essere invasa da "conquistatori" armati (ritengo la resistenza partigiana il momento più alto della storia d'Italia).Ma tornando ai diletti
figli del Dio PO, la mia mente viaggia e mi tornano come flash degli annebbiati ricordi, di quando una manciata di ridicoli omini entrarono in Venezia con un furgone adibito a carro armato, i mitici serenissimi, oppure le pacatissime minacce di Bossi che sproloquiava di moschetti e pallottole, pronti per la rivoluzione padana.Come non citare il documentario "camice verdi, bruciare il tricolore"?dove l'ex capo delle camice verdi ammetteva candidamente che anni or sono, alla vigilia di una manifestazione di piazza, Bossi in persona le telefonò ordinandgli di "SPARARE SUI CARABINIERI" perchè bisognava passare all'offensiva ( tutto documentabile sul dvd sopracitato). Poi non passano inosservate le mansuete manifestazioni di Milano dove 9-10 lobotomizzati padani, urlano e gridano frasi irripetibili a bimbi che si recano a scuola, che hanno la colpa di essere mussulmani,bambini di 6-7 anni.Ed ora arrivo a lui, la macchietta legaiola per eccellenza, colui che ogni razzista ci invidia, BORGHEZIO!allora, questa larva si è fregiato di: aver incendiato dormitori per senza tetto, picchiato un bambino tunisino(12 anni), spruzzato disinfettante in viso a prostitute di colore, gravi offese verso, omosessuali, extracomunitari, barboni e giovani di sinistra. L'essere spregievole, solente, si fà scortare da militanti, non leghisti, ma badate bene, da fascisti (forza nuova) e cigliegina sulla torta, nel programma "le iene", avvicinato da un  giornalista cammuffato che lo elogia dicendole di essere troppo moderato, lui si avvicina sussurrandole all'orecchio(ma anche nel microfono): "Te ne accorgerai quando cominceremo a sparare".Io frequento saltuariamente centri sociali, e non sono mai stato pervaso dal senso di nausea che mi viene ogni volta che vedo o sento gente che incita alla violenza. Senso di nausea che si acutizza quando la violenza viene fatta su chi non può difendersi.Inviterei dunque tutti questi esseri (chiamarli uomini mi viene difficile) ad entrare in centro sociale, possibilmente lasciando a casa razzismo e discriminazione. Non sia mai, che anche loro capiscano che pace e integrazione sono le basi per una ottimale futura società.