Prc Gargnano

Post N° 104


La guerra di RostockAccendo la televisione e immediatamente vengo travolta dalle notizie in diretta dalla Germania. Rostock sotto assedio, Rostock messa a ferro e fuoco! Il bollettino di guerra è impressionante: 300 agenti di polizia feriti! Vetrine frantumate, danneggiate le auto in sosta, distrutta la vetrina di una banca... posti di blocco ovunque, filo spinato che determina la famigerata "zona rossa", elicotteri che volano incessantemente sopra il cielo (che a questo punto immagino plumbeo) della città. Ommioddio!!!!! Quei cattivoni dei no global hanno colpito ancora! Guardo la tv e non posso fare a meno di  riflettere che le conseguenze di ciò che ho appena visto e (ahimè) sentito colpiranno anche noi come una manganellata. Poco importa se è tutto vero o no. Sto rivivendo lo stesso clima del G8 di Genova e rivedo negli occhi della gente che legge il giornale lo tesso odio nei confronti dei manifestanti che vedevo anche allora... e non posso farci niente ma ogni volta mi torna in mente il titolo di un libro: "Cronaca di una morte annunciata" e penso che è proprio così. Questa è la cronaca della morte annunciata del Movimento, già duramente provato dopo Genova.A Gargnano, piccolo paese dalla microcriminalità inesistente in cui se si esce di casa si può fare ancora a meno di chiudere la porta a chiave, noi che rappresentiamo la sinistra estrema veniamo chiamati "no global spaccavetrine" nonostante non ci sia mai venuto in mente di fare alcunchè e spesso ci guardano come se fossimo terroristi brigatisti... Chissà che effetto otterremo, noi tutti della sinistra estrema, a livello nazionale? Mi risulta che a Rostock nessun italiano sia stato coinvolto nei fatti sopraccitati e che i nostri rappresentanti politici presenti con loro stiano facendo un ottimo lavoro.Tra gli arrestati ci sono 16 stranieri, fra cui tre spagnoli, due francesi e un greco, nessuno dei nostri. Ma quanta importanza avrà una volta che saranno tornati a casa?Nonostante questo il presidente del sindacato della polizia, un certo Konrad Freiberg ha detto al giornale scandalistico "Bild" che sono stati fortunati a non aver avuto poliziotti uccisi, per poi spiegare che un manipolo di "facinorosi, per lo più arrivati da Italia e Grecia, si sono lasciati andare a violenze inaudite". Dall'Italia, il direttore dell'antiterrorismo Carlo De Stefano ha negato la presenza di black block italiani in Germania: "Non ha trovato conferma dai vertici della polizia tedesca, nè dai funzionari dell'Ucigos presenti in Germania - ha spiegato De Stefano - quanto detto dal capo del sindacato di polizia, Konrad Freiberg". Ora, tralasciando il fatto che al signor Freiberg, chiaramente razzista, spaccherei volentieri la finestra di casa sua, le prospettive non sono delle migliori... Insomma, vedo già Berlusconi che si frega le mani (il pensiero non fa rabbrividire anche voi?)