Prc Gargnano

Post N° 112


Storia lombarda a fumetti... o revisionismo leghista?Nel marzo scorso le scuole dell'obbligo lombarde hanno ricevuto "in dono" dalla regione un preziosissimo tomo dedicato, appunto, a bambini e adolescenti. Il titolo è "Storia lombarda a fumetti"... e fin qui nulla di male, amo i comics, li ho studiati e mi ci dedicherei per lavoro se non fosse che di lavoro nel campo non ce n'è... ma questo è un fumetto "strano". "Diverso".Si dice che la Storia sia scritta a grandi lettere e che ciò che è stato non si può cancellare (semmai è possibile non ripeterlo), ma allora perchè in questo fumetto, che appunto di Storia dovrebbe parlare, sono stati omessi o addirittura travisati certi fatti che a parer mio costituiscono le basi su cui si regge la nostra realtà? "Una polemica sterile e priva di fondamento" dice Ettore Albertoni (Lega Nord) che è il Presidente del Consiglio Regionale della Lombardia. Cerco di capirlo, il povero Albertoni, in fondo che male c'è se tra quelle pagine un padre della lingua come Alessandro Manzoni è appena menzionato? E Garibaldi? Che due palle con quello! Gli sta così antipatico, che bisogno c'era di metterlo nel suo fumetto? Meglio toglierlo del tutto, come se non fosse mai esistito.Per Attilio Fontana, che ha ricoperto per anni il ruolo che ora è di Albertoni, il libro è bellissimo e soprattutto ha un'impostazione diversa, non "agiografica e noiosa tipica della sinistra".Rifletto a lungo sul concetto di "agiografia" (che poi scopro essere semplicemente un insieme di scritti riguardanti le vite dei santi) e poi penso che forse anche questo Fontana ha ragione: in fondo non è il caso di continuare ad elencare certi fatti e situazioni che potrebbero pericolosamente annoiare i giovani studenti... Meglio inserire alcune pratiche innovazioni! E così nel "prezioso" fumetto la strage di Piazza della Loggia a Brescia e quella di Piazza Fontana a Milano vengono attribuite al movimento studentesco e a quello operaio. "A me a scuola hanno detto che le foibe non esistevano" Si difende Fontana. E allora avanti con le menzogne, tanto ci hanno sempre raccontato un sacco di balle!"Il libro è rivolto ai ragazzi, quindi arguto, semplice, diretto" Dice Pietro Macchione che è l'editore dell'opera. Infatti è così arguto che i Galli invadono le terre nemiche cantando "We are the Padan cocks". Sarà mica un omaggio politico? E poi "cocks" può essere interpretato anche come  "uccello"?!?! Ma allora... Ooooops! Che questo sia uno scabroso omaggio al loro membro più affezionato che per hanni hanno definito "duro"? Mah!Non so voi, ma dopo queste perle di saggezza generosamente distribuite in più di 10mila copie (105.600 euro a carico dei contribuenti, ovvio), mi viene spontaneo dedicarmi davvero ad una bella agiografia... che sarà senz'altro più fedele alla Storia.