Prc Gargnano

Post N° 116


Se l'intelligenza si comprasse al mercato...Noi del circolo di Rifondazione Comunista di Gargnano ogni anno, alla fine di giugno, organizziamo una festa. Per non chiamarla "Festa di Liberazione" l'abbiamo battezzata "Festa Zapatista" e, a detta di molti, abbiamo adottato scelte molto coraggiose: in pratica nessuna consumazione ha un prezzo fisso, il tutto è a offerta libera.Il ricavato di ogni festa va in Chiapas e quest'anno era destinato ad un progetto di vaccinazione per la zona nord dove i bambini muoiono per una semplice influenza o per un'infezione. Per questo ci appelliamo al buon senso delle persone che assistono alle serate, mangiano, bevono e si divertono ascoltando la musica dei gruppi che abbiamo invitato. Tanti sono stati generosi, elargendo cifre ben oltre le nostre aspettative, altri invece hanno mangiato e bevuto a sbafo, prendendoci pure per il culo. Uno di questi è stato il nostro sindaco (Forza Italia).Più o meno si è svolta così: Saranno state circa le 18.30 e l'ho visto arrivare corredato di assessori. Ha passato tipo una mezz'ora abbondante predicando con il compagno Lobozap, mentre la compagna Playslow con smorfie di ribrezzo passava oltre, lamentandosi di quanto siamo stronzi a pubblicare "cose non vere" sul nostro giornalino, cercando di fargli credere quanto lui in realtà sia bravo, buono, comprensivo e saggio. Poi ha ordinato delle birre, qualcosa da mangiare ed è andato a sedersi.Uno degli assessori, con una decina di euro, voleva dare il suo contributo alla festa. Solo che non è riuscito ad arrivare alla cassetta delle offerte.Con uno scatto felino indegno della sua mole, il sindaco è scattato in avanti prendendo il poveraccio per un braccio, e dicendogli "Lasa star, lasa star!" (Che in dialetto gargnanese significa "Lascia stare"). L'assessore s'è lasciato trascinare per qualche metro, poi, con una botta di responsabilità che francamente non avrei mai sospettato, seminato il sindaco e assicurandosi di non essere visto, è tornato indietro per lasciarci ugualmente la sua offerta (e per questo lo ringrazio non dieci, ma cento volte).La cosa mi ha piuttosto scosso anche se, a detta di tanti, avrei dovuto aspettarmela. Un sindaco di Forza Italia (specialmente come lui) non può lasciare soldi a dei cani comunisti. E fin qui mi starebbe anche bene, ma impedire pure all'assessore di lasciare qualcosa...E poi, alla fine, lo sgarbo non l'ha fatto a noi, ma a quei bambini che moriranno di malattie che qui, nell'opulento Occidente, sono ridicole. Sì perchè la verità è che quest'anno non siamo riusciti a raccogliere niente da mandare in Chiapas. E questo lo dobbiamo a tutte le persone come il nostro sindaco, che se ne sono fottute, che non hanno lasciato niente e ci hanno deriso.La scelta di fare offerta libera è coraggiosa, è vero, ma la nostra festa era destinata ad essere alla portata di tutti coloro che non hanno soldi da sprecare, che fanno fatica ad arrivare alla fine del mese e che comunque hanno diritto di divertirsi.Grazie al nostro sindaco e a quelli come lui, dall'anno prossimo saremo costretti a mettere un prezzo fisso per ogni consumazione.