Prc Gargnano

Post N° 193


PAGHERETE CARO, PAGHERETE TUTTO... ma non sarà oggi...DIAZ, ASSOLTI I VERTICI DELLA POLIZIA, titolavano oggi i giornali (e in prima pagina, addirittura!). I titoloni a lettere cubitali proclamavano un certo sdegno di "circostanza", sì perchè era impossibile non incazzarsi per questa strampalata sentenza. OGGI NON SI POTEVA CAVARSELA CON UN TRAFILETTO IN SESTA PAGINA.Condannate 13 persone - mi vien da pensare che probabilmente non erano altro che i rami ormai secchi di un albero che andava potato come Michelangelo Fournier, che s'è be
ccato 2 anni. Ricordate Fournier? Fu il primo a denunciare i pestaggi alla Diaz, a dire "io c'ero e ho visto tutto" e a sollevare il polverone). Lo segue a ruota quello che nel 2001 era il suo superiore Vincenzo Canterini, ex comandante della mobile di Roma, che invece è stato condannato a 4 anni e sarà tanto se passerà in carcere 15 giorni. Gli altri undici sono tutti poliziotti accusati di aver malmenato, torturato e umiliato i manifestanti che dormivano nella scuola. Per loro ci sono pene pressochè ridicole. Palliativi, o carne da macello, come preferisco chiamarli io, consegnati ai magistrati solo perchè era impossibile fare finta di niente!Vergogna, vergogna Italia! Le testimonianze che spiccano sui nostri giornali? Solo parole di stranieri che quel giorno di 7 anni fa si sono trovati casualmente coinvolti: LENA ZULKE (di nazionalità tedesca) e MARC COVELL (inglese e pure giornalista). I ragazzi italiani dove sono? Dove sono quei medici del pronto soccorso che si sono visti recapitare come pacchi postali scomodi decine e decine di ragazzi  massacrati, con gravi fratture e traumi cranici? Dov'è tutta questa gente? Salvo alcune coraggiose proteste, sulla vicenda regna il silenzio. D'altra parte è comprensibile, Lena e Marc torneranno nei loro Paesi protetti da un sistema che funziona, mentre gli altri... bè, è facile, resteranno in Italia, a fare i conti con una legge che non li tutela.Addirittura di fronte all'evidenza viene negata la verità (lo testimonia la famosa vicenda delle molotov, portate all'interno della scuola Diaz dai poliziotti stessi, con l'intenzione di far cadere la colpa della loro presenza ai manifestanti e, di conseguenza, giustificare il sanguinoso blitz).E le violenze alla caserma di Bolzaneto? Silenzio assoluto anche qui, come se non fosse mai accaduto niente. Ed è niente, per l'appunto, ciò che oggi ci rimane in mano, tranne la certezza che ci stiamo avvicinando sempre di più verso un sistema che più che una democrazia somiglia ad una dittatura in cui l'informazione è pilotata, la libertà di parola limitata se non soppressa e LA LEGGE FUNZIONA SOLO PER CHI LA FA.MORTE AL FASCIO E ORA E SEMPRE RESISTENZA