sweetblog

vorrei aggiungere...


dopo la pubblicazione del post riferito ad eluana englaro, ho sentito tanti pareri di coloro che lo hanno letto.qualcuno mi da ragione, altri no. ma quello che vorrei  dire io, è che soltanto una persona che ha vissuto quotidianamente una situazione simile se non uguale può rendersi conto delle difficoltà e dei problemi che la si pongono al momento.all'età di 12 anni ho vissuto la realtà della mia bis nonna che si ammalò e rimase paralizzata. per 5 anni tutta mia famiglia (compresa me) la accudì e dovette rinunciare a tante cose.con questo vorrei dire che non è facile vivere la quotidianità con  una persona gravemente malata.questa esperienza mi ha segnato profondamente la mia visione sulla vita e sulla morte. e se dovessi trovarmi in una situazione di dover scegliere x uno mio familiare tra la vita e la morte, non potrei mai e dico mai scegliere a favore della morte.una persona nasce, cresce e lascia un suo contributo nella vita degli altri. e se arriva un momento in cui non può più provvedere x se stessa non deve essere cancellata come se niente fosse. chissà, forse eluana ha sofferto in quelli lunghi giorni in cui le è stata sospesa l'alimentazione... ma se l'ha meritata tutta questa sofferenza?