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Lavoratori_OvEr_40


I lavoratori "in età matura", siano essi donne o uomini, sono la categoria che riscontra le maggiori difficoltà a rimettersi "in gioco" sul mercato del lavoro e a ricollocarsi professionalmente. Il fenomeno, esploso in tutta la sua gravità in particolare negli ultimi due anni, si caratterizza per la sua trasversalità: ad esserne coinvolti non sono infatti solo i lavoratori che svolgono professioni di medio o basso contenuto professionale, ma anche quadri dirigenziali, manager. La situazione generale del sistema economico e produttivo del nostro paese non ha certo aiutato nella ricerca di soluzioni al problema. Da più parti poi, si denuncia il ritardo delle istituzioni preposte allo studio ed alla adozione di strumenti legislativi ad hoc per sostenere il reinserimento lavorativo degli "over 40".Si parla, in concreto, di diverse centinaia di migliaia di persone (oltre 1 milione di lavoratori secondo alcune ricerche, che vivono una situazione di forte disagio sociale e che potrebbero invece essere "accompagnate" con strumenti di reinserimento al lavoro mirati, con la formazione e la riqualificazione professionale.La situazione denota una chiara discriminazione "culturale" nei confronti degli "over 40", tagliati fuori concettualmente (e materialmente negli strumenti legislativi) dalla categoria di "lavoratori svantaggiati", quindi anche dalla possibilità di accedere alla formazione agevolata e ad altri strumenti di reinserimento professionale.Per rivalutare l'importanza dei lavoratori considerati "troppi giovani per la pensione, e troppo vecchi per lavorare" occorre soprattutto diffondere la consapevolezza del problema e portare avanti un'efficace battaglia culturale. Quasi ogni settimana, sulle stesse pagine di Lavoro e Carriere, si leggono interventi di lavoratori "over 40" che denunciano la scarsa consapevolezza del problema da parte delle istituzioni e del mondo imprenditoriale. Inoltre, c'è il rischio, sempre alla porta, della competizione negativa con le altre categorie cosiddette "svantaggiate".In altri termini, prima ancora di pensare alle soluzioni, per gli over 40 è necessario sconfiggere prima di tutto le discriminazioni.Ma qualcosa ora sta cambiando, grazie soprattutto all'impegno di alcune associazioni che hanno fatto della difesa dei diritti dei lavoratori in età matura la propria ragione d'esistenza. Tra queste, un posto di rilievo spetta a "Lavoro over 40", associazione costituita nel 2003 che nella sua attività si propone proprio di dare ampia visibilità alle professionalità e alle esperienze proprio delle persone senza occupazione con età superiore a 40 anni.L'associazione, oltre a fornire consulenza ed aiuto ai lavoratori di questa categoria, ha già realizzato in questi anni numerosi progetti per la riqualificazione ed il reinserimento dei lavoratori in età matura.Per dare la dimensione del contributo alla battaglia culturale per gli "over 40" offerto dall'associazione citiamo 2 libri che portano anche la sua "firma": "Quale futuro per gli over 45?" curato dalla stessa Lavoro over 40, dall'associazione "Al Sole" e da Atdal, Associazione per la tutela dei diritti acquisiti dei lavoratori, altra importante realtà attiva nella tutela dei lavoratori in età matura con cui il rapporto di collaborazione è molto stretto. Il testo contiene anche la relazione finale della Commissione lavoro del Senato sul problema della mancanza di lavoro per i lavoratori maturi.