In questi giorni leggiamo un po' ovunque, dal web alla carta stampata i redditi delle persone più o meno note d'Italia. Ma chi ha avuto modo di avere sotto gli occhi i file messi on-line dall'Agenzia delle Entrate con i redditi 2005 di 38 milioni di italiani si è sbizarrito anche a cercare quanto avevano guadagnato i "vicini di casa" o i conoscenti. E in molti casi le sorprese non si sono fatte attendere: si è scoperto che il farmacista di fiducia, in una grande città, guadagna circa 150mila euro (la farmacia fattura invece svariati milioni di euro), mentre il preside della facoltà del figlio supera i 400mila euro l'anno. A Roma giornali e televisioni la fanno da padroni, e un redattore ordinario della Rai guadagna 68mila euro lordi l'anno, mentre un caporedattore centrale circa 150mila; un aiuto regista solo 25mila. Il dentista? Dipende. Alcuni denunciano anche 240mila euro, altri, un po' inspiegabilmente solo 30mila. Stesso discorso per l'oculista (da 55mila a 180mila), il commercialista e l'avvocato. Se fra gli amici si annoverano più persone che appartengono alla stessa categoria, si possono trovare differenze molto profonde (e tutto sommato bislacche). Verrebbe anzi da chiedersi come mai la Guardia di Finanza o gli Ispettori dell'Agenzia delle Entrate non usino questo stesso sistema di controllo "spurio", per conoscenza diretta... Continuando a scorrere l'agendina per vedere "a chi fare le pulci", perchè non guardare i redditi dichiarati dall'ex moglie, che lavora in nero in un'agenzia immobiliare ed ha due case di proprietà? Sorpresina: non appare proprio nell'elenco, quindi non ha reddito. Ma ha la baby sitter, va in vacanza in Corsica e a Madonna di Campiglio e si cambia una macchina ogni due anni. E al povero marito succhia ogni singolo euro, costringendolo a dormire in un dormitorio comunale.