Me lo ricordo il Sanremo del 1998.Ero felice, era arrivata la telefonata da Roma che mi ha cambiato la vita con l'assunzione a marzo 1997. La mia carriera professionale era ben avviata. Io che ero abituato a vendere con fatica, ricevevo telefonate di rivenditori che mi pressavano per avere più prodotto. Il mio capo, Tiziano mi aveva Affidato insieme ad altri colleghi la gestione di un complicato progetto di presidio commerciale. Giravo con una Ford Scorpio SW. La macchina più comoda che abbia mai avuto. Mi pagavano anche un bel rimborso chilometrico. Mi diedero anche un cellulare (allora costava uno stipendio) in uso illimitato. E un computer portatile. Facevamo convention due volte l'anno in tutta europa. E ogni due mesi volo a/r per Roma per le riunioni in sede. Ogni tanto ripensavo a quei due idioti di Brescia.Abitavo in un grazioso appartamento con il pavimento in parquet vintage accanto ad un monastero. Ogni mattina vedevo la collina con il vigneto dalle finestre. Avevo l'impianto audio in soggiorno, Le Celestion Ditton 66 con cui convivo da un mucchio di anni le pilotavo con un amplificatore JVC che avevo comprato usato a centomila lire. Avevo provato a estrarre l'audio dalla scart della TV tramite un adattatore, ma non ero soddisfatto. Troppa compressione. Allora mi era venuta l'idea di utilizzare l'audio del sintonizzatore FM, tanto la RAI trasmetteva il festival in diretta anche alla radio. Il sincrono tra l'audio della radio e le immagini della TV era perfetto. Il suono molto più aperto e dinamico. Ma la svolta fu fare passare il segnale in un sintetizzatore di sub armoniche DBX 100 (per gli amici boom box) che avevo acquistato appositamente. Ora la batteria aveva tutto l'impatto che ci voleva. I brani li registravo su una audiocassetta.
Sanremo 1998
Me lo ricordo il Sanremo del 1998.Ero felice, era arrivata la telefonata da Roma che mi ha cambiato la vita con l'assunzione a marzo 1997. La mia carriera professionale era ben avviata. Io che ero abituato a vendere con fatica, ricevevo telefonate di rivenditori che mi pressavano per avere più prodotto. Il mio capo, Tiziano mi aveva Affidato insieme ad altri colleghi la gestione di un complicato progetto di presidio commerciale. Giravo con una Ford Scorpio SW. La macchina più comoda che abbia mai avuto. Mi pagavano anche un bel rimborso chilometrico. Mi diedero anche un cellulare (allora costava uno stipendio) in uso illimitato. E un computer portatile. Facevamo convention due volte l'anno in tutta europa. E ogni due mesi volo a/r per Roma per le riunioni in sede. Ogni tanto ripensavo a quei due idioti di Brescia.Abitavo in un grazioso appartamento con il pavimento in parquet vintage accanto ad un monastero. Ogni mattina vedevo la collina con il vigneto dalle finestre. Avevo l'impianto audio in soggiorno, Le Celestion Ditton 66 con cui convivo da un mucchio di anni le pilotavo con un amplificatore JVC che avevo comprato usato a centomila lire. Avevo provato a estrarre l'audio dalla scart della TV tramite un adattatore, ma non ero soddisfatto. Troppa compressione. Allora mi era venuta l'idea di utilizzare l'audio del sintonizzatore FM, tanto la RAI trasmetteva il festival in diretta anche alla radio. Il sincrono tra l'audio della radio e le immagini della TV era perfetto. Il suono molto più aperto e dinamico. Ma la svolta fu fare passare il segnale in un sintetizzatore di sub armoniche DBX 100 (per gli amici boom box) che avevo acquistato appositamente. Ora la batteria aveva tutto l'impatto che ci voleva. I brani li registravo su una audiocassetta.