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Post N° 1222


Nel 2001 in un appartamento di Helsinki, in Finlandia, sono stati ritrovati i resti mummificati di un uomo. Un operaio, entrato nell’edificio per installare un allarme antincendio, ha notato un’enorme pila di posta e ha sentito un cattivo odore. I poliziotti accorsi alla sua chiamata hanno scoperto che il pensionato di 55 anni che abitava da solo in quell’appartamento era morto da più di sei anni. Secondo il quotidiano Helsingin Sanomat, per tutto quel tempo la previdenza sociale gli aveva pagato la pensione e il servizio di assistenza sociale gli aveva pagato l’affitto, eppure nessuno l’aveva mai visto. Nemmeno i suoi figli adulti, che vivono nella zona della capitale, avevano sentito la sua mancanza. “Per sei anni un uomo si trova in mezzo a una comunità umana — non dico su un’isola deserta, ma in una città — e nessuno ne sente la mancanza al punto di chiedersi dove sia finito o cosa gli sia successo”, ha osservato Aulikki Kananoja, direttrice del Dipartimento dei Servizi Sociali di Helsinki.