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Post N° 1265


Il primo scontro nello spazio di cui si è avuto conferma si è verificato a più di 700 chilometri d’altezza, riferisce New Scientist. Un satellite francese chiamato Cerise ha perso il controllo quando un braccio che serviva a controllare l’assetto si è vaporizzato in seguito all’impatto con un pezzo di un razzo Ariane risalente ad anni fa, che viaggiava alla stessa quota a una velocità di 50.000 chilometri l’ora. La probabilità che avvengano scontri del genere aumenta ogni anno che passa, man mano che nelle orbite terrestri si accumulano rottami. Intorno al mondo girano già più di 20.000 “rifiuti spaziali” noti. Mentre quelli che sono nelle orbite più basse spesso vengono eliminati mediante processi naturali, come l’espansione dell’atmosfera, quelli che sono nelle orbite più alte possono rimanere lì per migliaia d’anni. Quando entrano in collisione con altri rottami si riducono in molti frammenti più piccoli, che possono perforare la tuta spaziale di un astronauta oppure lo scudo di un veicolo spaziale. Anche i frammenti di vernice rappresentano un pericolo potenziale. Attualmente sono in orbita circa quattro satelliti “morti” per ogni satellite ancora funzionante, e un quarto dei rottami spaziali conosciuti sono dovuti all’esplosione in orbita di razzi esauriti.