Il Museo Nazionale di Napoli ha esposto per la prima volta nel 1973 250 oggetti a carattere sessuale trovati a Pompei e a Ercolano. Il direttore del museo disse: “Vi è stata una tale ambiziosa esposizione di immagini erotiche in riviste e pellicole che non c’era più nessuna ragione di nascondere al pubblico queste opere. La maggioranza potrebbe anche considerare monotoni questi pezzi dopo quello che ha visto altrove. . . . Molti di questi oggetti avevano un significato religioso per gli antichi. Avevano relazione con i misteri delle origini della vita e della fertilità”. Si afferma che con questa collezione compete solo la collezione d’arte erotica del Vaticano.
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Il Museo Nazionale di Napoli ha esposto per la prima volta nel 1973 250 oggetti a carattere sessuale trovati a Pompei e a Ercolano. Il direttore del museo disse: “Vi è stata una tale ambiziosa esposizione di immagini erotiche in riviste e pellicole che non c’era più nessuna ragione di nascondere al pubblico queste opere. La maggioranza potrebbe anche considerare monotoni questi pezzi dopo quello che ha visto altrove. . . . Molti di questi oggetti avevano un significato religioso per gli antichi. Avevano relazione con i misteri delle origini della vita e della fertilità”. Si afferma che con questa collezione compete solo la collezione d’arte erotica del Vaticano.