V e n e r d ì

Venerdì sera in pizzeria. Davanti a me un ragazzo e una ragazza. Si capisce da come si parlano, dalle distanze e dai timidi approcci che è una delle prime volte che escono insieme. All'inizio raccontano di amici comuni. non sento bene, c'è molto rumore. Poi piano piano il locale si svuota, rimaniamo solo tre tavoli. Parlano del loro passato. Lei ha sempre lasciato, lui è sempre stato lasciato. poi lui spiega che non può fare a meno di guardare le altre, "da 16 a 65 se il telaio è ben tenuto". Lei ascolta, fa domande, ma non la sento. E' mora, esile, carina anche se non appariscente. Porta una bella camicetta rosa con le maniche corte a palloncino. Lui non è un granchè. Ogni tanto lei mi guarda, io distolgo per non fare capire troppo che sto ascoltando. Sento una strana sensazione, come fossimo in collegamento telepatico. Mi sto vergognando di appartenere alla categoria maschile. Lei mi guarda in risposta, sembra avere capito. Si alzano, lui esce veloce dalla stanza senza aspettarla, lei avanza piano per seguirlo, mentre si allaccia il giubbotto mi lancia un ultimo sguardo. E' molto seria. Sembra abbia già deciso.