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Molti hanno riscontrato


che un problema irrisolto la sera prima di andare a dormire sembra molto più semplice la mattina dopo, come se il cervello ci avesse lavorato con calma durante la notte, fa notare il Times di Londra. Scienziati tedeschi, che dicono di avere ora le prove di questo, hanno pubblicato i risultati delle loro ricerche sulla rivista Nature. Hanno insegnato a 66 volontari due regole per risolvere un problema matematico senza rivelarne una terza che avrebbe permesso loro di arrivare più facilmente alla soluzione. Poi ad alcuni volontari è stato permesso di dormire mentre altri sono stati tenuti svegli tutta la notte o tutto il giorno. "Il sonno ha fatto miracoli", afferma il Daily Telegraph di Londra commentando lo stesso studio. Quelli che avevano dormito "avevano una probabilità doppia di trovare la terza regola rispetto a quelli che erano rimasti svegli". Per accertarsi che questo non fosse dovuto al fatto che chi aveva dormito era fresco e riposato, gli studiosi hanno compiuto un altro esperimento. A un gruppo è stato presentato un problema la mattina dopo una notte di sonno e all’altro la sera dopo un giorno di attività. Questa volta non c’è stata differenza nei risultati e ciò dimostra che "l’importante non è avere il cervello riposato, ma dargli il tempo di riorganizzarsi durante il sonno", afferma il Times. "Quindi il sonno agisce da processo di apprendimento creativo", conclude il ricercatore Ullrich Wagner.