Alcuni ricercatori hanno tolto il cellulare per due settimane a un gruppo di ragazzi dai 15 ai 24 anni. "È stata un’esperienza bizzarra, i giovani sono stati costretti a fare esperienze completamente nuove, per esempio parlare con i loro genitori, bussare alla porta dei loro amici e conoscerne i genitori". Michael Hulme, docente presso la Lancaster University, in Inghilterra, definisce le normali conversazioni che i giovani fanno al cellulare "un modo per consolarsi e stabilire la propria identità". Senza cellulare, un’adolescente si sentiva "agitata e stressata", mentre un ragazzo si sentiva isolato e "doveva fissare in anticipo l’orario esatto degli appuntamenti con gli amici", invece di "poter parlare con loro ogni volta che voleva".
Esperimento inglese
Alcuni ricercatori hanno tolto il cellulare per due settimane a un gruppo di ragazzi dai 15 ai 24 anni. "È stata un’esperienza bizzarra, i giovani sono stati costretti a fare esperienze completamente nuove, per esempio parlare con i loro genitori, bussare alla porta dei loro amici e conoscerne i genitori". Michael Hulme, docente presso la Lancaster University, in Inghilterra, definisce le normali conversazioni che i giovani fanno al cellulare "un modo per consolarsi e stabilire la propria identità". Senza cellulare, un’adolescente si sentiva "agitata e stressata", mentre un ragazzo si sentiva isolato e "doveva fissare in anticipo l’orario esatto degli appuntamenti con gli amici", invece di "poter parlare con loro ogni volta che voleva".