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Post N° 773


“Il serpente a sonagli può attaccare dopo che è morto, e questa ‘vendetta postuma’ è sorprendentemente comune”, riferisce New Scientist. Due medici che studiano il fenomeno dicono che in Arizona, in un periodo di 11 mesi, su 34 pazienti morsi da un serpente a sonagli 5 hanno detto che il serpente li aveva attaccati dopo essere stato ucciso. Una vittima aveva sparato al serpente, lo aveva decapitato, aveva aspettato che smettesse di muoversi e poi aveva raccolto la testa. La testa gli si era avventata contro mordendogli le mani. Studi precedenti avevano dimostrato che la testa mozzata di un serpente a sonagli “cerca di attaccare gli oggetti che le si muovono davanti fino a un’ora dopo la morte”, afferma la rivista. Alcuni erpetologi ritengono che questa sia “un’azione riflessa, innescata da sensori a infrarossi posti nell’‘organo a fossetta’, un organo tra la narice e l’occhio che rileva il calore corporeo”. Il dott. Jeffrey Suchard avverte che un serpente tagliato in due va trattato come un “serpente molto corto”. “Se proprio lo dovete toccare, usate un bastone molto lungo”.