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Nei suoi giorni di gloria


Nei suoi giorni di gloria il rock era l'espressione di una rivolta istintiva contro il mondo degli adulti, contro il rigido codice morale di una società inibita. Successivamente, i punk, che si sentono in dovere d’essere nichilisti, hanno fatto le boccacce a tutto ciò che è loro estraneo per mezzo di una provocazione sistematica. La disco music ha reso indifferenti le folle: seguono come un gregge di pecore, non fanno domande né hanno messaggi da comunicare. Ballano, ipnotizzati dalle 125 battute standardizzate al minuto della disco music.Dovrebbero erigere una statua a Narciso, la divinità tutelare, davanti a ogni discoteca. In tutti questi nuovi supermercati spersonalizzati e comuni del ballo, il ritmo costante e ripetitivo si diffonde in modo monotono come il suono di un tamburo di guerra. Ma di guerra contro che cosa? Dicono che è contro la noia. Tuttavia, a lungo andare, questa musica monotona, più appariscente che brillante, piena di scatti e di trucchi,  fa dubitare dell’efficacia del rimedio.