Un blog creato da cassetta2 il 07/11/2003

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L'importante è lasciarsi dietro un segno, un qualcosa per farsi ricordare, non importa che sia scritto per sempre su un libro di storia o solo un giorno su un ascensore.

 
 
 
 
 
 

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San Junipero

Post n°7916 pubblicato il 17 Marzo 2025 da cassetta2

Un episodio della serie di fantascienza distopica "Black Mirror" trasmessa da Netflix si intitola "San Junipero". Avevo iniziato a guardarlo ma poi abbandonato più o meno a metà.
Dopo qualche giorno un pensiero ha iniziato a rosicchiare nella mia mente.
Questa atmosfera nostalgica, che ricorda gli anni '80.
Questa ultima immagine che continuava a tornare, due ragazze sulla spiaggia al tramonto.
Questo tramonto dai colori meravigliosi e vivaci.
E questo interrogativo: possibile che la trama sia così semplice, una giovane donna introversa che sviluppa con un'esuberante coetanea un legame?
E' tutto qui??
Piccoli indizi fanno nascere la sensazione che qualcosa si sta sviluppando.
Insomma dopo una settimana ho ripreso a guardarlo.

L'episodio esplode esplorando temi profondi come le prove della vita, l'amore, la perdita, la morte, la speranza, la capacità di trovare la felicità anche nelle circostanze più difficili e la possibilità di una seconda opportunità.
Lo fa con una delicatezza e una sensibilità rare, senza rinunciare alla riflessione sulle implicazioni etiche e sociali della tecnologia.
Sorprende e commuove.

Quando ho capito ho pianto.

È un episodio che lascia il segno, che fa riflettere e che scalda il cuore.

 

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Commenti al Post:
OgniGiornoRingrazio
OgniGiornoRingrazio il 17/03/25 alle 10:39 via WEB
Serie consigliata da mio figlio che non ho mai preso in considerazione*_* Vedrò di dargli un'occhiata
 
jigendaisuke
jigendaisuke il 17/03/25 alle 11:00 via WEB
Sono allergico alle piattaforme e anche un po' alle serie, quindi non conosco quella di cui parli. Mi sembra di capire, però, che rispetto alla media, ha una certa profondità
 
ilgenio_1
ilgenio_1 il 17/03/25 alle 15:28 via WEB
L’idea di caricare la propria coscienza in un mondo virtuale dopo la morte sembra, a prima vista, una vera diavoleria futuristica. Un concetto che, se da un lato affascina, dall’altro solleva interrogativi etici e filosofici di enorme complessità. Vivere per sempre in un mondo simulato: è questo il sogno di una nuova immortalità o l’incubo di una prigionia eterna in un’esistenza artificiale? Questo tema si apre inevitabilmente a un dibattito universale. Quali sarebbero le implicazioni morali di un simile passo? Sarebbe giusto preservare la nostra coscienza in un ambiente artificiale, dove gioie e dolori sarebbero simulati? E chi determinerebbe chi ha diritto a questa "eternità virtuale"? Il rischio di disuguaglianze sociali e discriminazioni sarebbe palpabile. Tutti, in un modo o nell’altro, cerchiamo una seconda opportunità. Ma questa ricerca di eternità potrebbe celare una pericolosa illusione. Non è forse nella speranza, nella fede, o anche solo nella nostra umanità imperfetta, che risiede la vera forza? Forse non abbiamo bisogno di mondi simulati per trovare un senso alla nostra esistenza, ma piuttosto della capacità di vivere il presente con consapevolezza e amore. D’altronde, cosa significa davvero "vivere"? È la permanenza dei nostri pensieri e ricordi o l’autenticità delle nostre emozioni? Questa è la domanda che ogni autore di questi futuri mondi virtuali, così come ogni sognatore di eternità, dovrebbe porsi. La storia d'amore è commovente ed è vero affronta i temi con delicatezza, comunque da vedere tutta la serie che affronta ogni tipo di temi etici.
 
Vince198
Vince198 il 17/03/25 alle 22:22 via WEB
"la capacità di trovare la felicità anche nelle circostanze più difficili e la possibilità di una seconda opportunità. Lo fa con una delicatezza e una sensibilità rare, senza rinunciare alla riflessione sulle implicazioni etiche e sociali della tecnologia.
Sorprende e commuove."
Le prove della vita, l'amore, la,speranza etc. sono temi molto delicati che, nella realtà, quando si vivono sulla propria pelle, lasciano segni incancellabili. Lasciando da parte la tecnologia, certa virtualità, tutto il resto si esteriorizza nella sfera umana, anche quella più intima. Ne so qualcosa... più di qualcosa. Mandi, bunesere.
 
elyrav
elyrav il 18/03/25 alle 08:30 via WEB
Guardo solo polizieschi :)
 
lisa.dagli_occhi_blu
lisa.dagli_occhi_blu il 21/03/25 alle 00:06 via WEB
Scusa, fammi capire… ma tu la stai guardando solo adesso Black Mirror?
 
 
cassetta2
cassetta2 il 21/03/25 alle 03:27 via WEB
Certo. Però ho anche altri difetti.
 
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