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Via gli ingredienti dannosi dai prodotti Tesori d'Oriente
Beatriz Oliveira Prada Italy
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Ho sempre trovato affascinanti i prodotti "Tesori d'Oriente", sia per l'aspetto elegante e raffinato che per le profumazioni deliziose. Nonostante questo, non ne ho mai fatto uso. La ragione? Perché grazie all’INCI (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients) - la nomenclatura internazionale utilizzata per indicare in etichetta gli ingredienti dei cosmetici - ho saputo che l’azienda adopera sostanze dannose, sia per noi che per l’ambiente.Tra siliconi, parabeni, conservanti, emulsionanti e tensioattivi, i prodotti "Tesori d’Oriente” contengono molti ingredienti nocivi. Per scoprirlo, è sufficiente leggere l'etichetta: PEG, Propylene Glycol, Butylene Glycol, BHT, Imidazolidinyl Urea, Methylparaben, Propylparaben, Butylparaben, Sodium Laureth Sulfate e moltissimi altri (qui e qui qualche informazione per saperne di più).Mi piacerebbe che i produttori di questi cosmetici - dai quali, come ho detto, sono stata sempre attratta - eliminassero gli ingredienti dannosi o li sostituissero con alternative migliori. Conosco sempre più marchi, anche italiani, che lo hanno fatto e che continuano a farlo, mantenendo un prezzo assolutamente accessibile al pubblico: un pubblico che, tra l'altro, è sempre più informato.  Un cambiamento come quello che propongo porterebbe dei vantaggi non solo a "Tesori D'Oriente", che accrescerebbe la propria clientela, ma anche ai consumatori, che beneficerebbero di un prodotto ancora più elegante e raffinato di prima. Cari "Tesori d’Oriente", diventate più sani, eliminate gli ingredienti dannosi.
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